Turismo, Cogne e il mondo dell’accoglienza valdostana piangono Piero Roullet
Malato da tempo è morto l'imprenditore del turismo di Cogne, titolare dell'Hôtel Bellevue ed ex presidente Adava
Turismo, Cogne e il mondo dell’accoglienza valdostana piangono Piero Roullet.
Malato da tempo è morto l’imprenditore del turismo di Cogne, titolare dell’Hôtel Bellevue ed ex presidente Adava.
Piero Roullet, classe 1945, nasce da una famiglia di agricoltori, di allevatori di bovini e conduttori di alpeggi nell’alta valle di Bionaz.
La carriera
Diplomatosi geometra al Manzetti, per alcuni anni si dedica all’insegnamento di scienza delle costruzioni e topografia, fino al 1975.
Innumerevoli le cariche che ricopre durante gli anni. È stato presidente del Collegio dei Geometri della Valle d’Aosta (1978-1987), dell’Aosta Consult delle Funivie Val Veny (1979-1985), è consigliere Siski e membro della Confidi albergatori.
È stato presidente dell’Associazione degli albergatori della Valle d’Aosta per due mandati, dal 1998 al 2004, primo presidente della Chambre valdôtaine des entreprises et des activités libérales, dal 2003 al 2006 e dal 2000 al 2001 presiede anche l’Ente Bilaterlae del Turismo.
Dal 1992 fa parte del Rotary Club di Aosta che presiede nel 2008/2009.
Nel 2008 è insignito dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nel 2016 è nominato Chevalier de l’Autonomie.
Dal 1983 si trasferisce a Cogne dove inizia la sua lunga carriera nel mondo del turismo con l’Hôtel Bellevue, ristrutturandolo completamente fino a farne un’azienda con 70 dipendenti, tre ristoranti e un negozio. Nel 1999 il Petit Restaurant del Bellevue ottiene la Stella Michelin.
L’Hôtel Bellevue entra a far parte dei Realais & Châteaux e dei Locali Storici d’Italia ottenendo svariati premi tra cui lo Spa Trophy per la migliore Spa tra i Relais & Châteaux del mondo e il Prix Villegiature Awards 2013 come migliore Spa d’Europa.
Piero Roullet ha inoltre collaborato con la Regione per la stesura del disciplinare e per l’avvio del marchio Saveurs du Val d’Aoste per la promozione dei ristoranti ed esercizi pubblici che propongono prodotti locali.
Il cordoglio dell’Adava
Ha espresso il cordoglio dell’associazione Adava e di tutti i colleghi albergatori valdostani il presidente Filippo Gérard.
«È con sincero dolore che apprendo della scomparsa di Piero, imprenditore illuminato, uomo di grande carisma che con i suoi progetti precursori nell’ambito dell’hôtellerie è stato un esempio di imprenditoria di eccellenza del territorio ed ha saputo trascinare e far crescere non solo i suoi colleghi di Cogne, ma l’intero comparto turistico ricettivo valdostano».
«Presidente Adava per due mandati, dal 1998 al 2004, con il suo impegno, la sua determinazione, le sue capacità, la sua visione sempre proiettata verso il futuro ha ridato la giusta dignità alla categoria degli imprenditori alberghieri e ha contribuito a consolidare l’immagine di un’associazione sempre più forte, coesa e rappresentativa che si trova oggi ad essere identificata da tutti come una tra le organizzazioni di rappresentanza più autorevoli e riconosciute a livello regionale».
«La commozione è veramente tanta perché con Piero scompare non solo un collega, ma una personalità di altissimo livello, un uomo di grande intelligenza. A nome mio personale, dei membri del Comitato direttivo ed esecutivo e di tutti gli imprenditori dell’ospitalità valdostani, porgo le più sentite condoglianze alla moglie Paola, alle figlie Laura e Silvia, ai nipoti e a tutti i familiari».
Il dolore della Chambre
Anche il presidente della Chambre Valdôtaine, Roberto Sapia esprime il cordoglio personale e a nome della Giunta camerale, il cordoglio della Camera di Commercio valdostana e di tutto il comparto imprenditoriale.
«Con la scomparsa di Piero Roullet la Valle d’Aosta perde un grande imprenditore, capace di dare un fondamentale contributo alla crescita di tutto il comparto economico valdostano».
«Il suo lavoro e la sua lungimiranza – prosegue Sapia – hanno permesso la nascita della Chambre Valdôtaine, di cui è stato anche il primo presidente, ma il contributo che lascia alla nostra comunità va ben oltre questo. Per anni ha saputo rappresentare al meglio lo spirito di ospitalità e l’unicità della Valle d’Aosta, sempre attento alla tradizione, ma capace anche di guardare con occhio lucido e prospettico al futuro».
«Attento osservatore del mondo e di tutte quelle che sono le nuove tendenze dei mercati – conclude – ha sempre rappresentato una fonte, a volte anche fuori dal coro, di idee e di consigli che non ha mai mancato di condividere con tutti coloro che hanno avuto la fortuna di collaborare con lui, in ambito lavorativo così come a livello istituzionale. Esprimo, anche nome di tutta la Chambre Valdôtaine e della Giunta camerale, le più sentite condoglianze e la vicinanza ai famigliari di Piero Roullet».
(e.d.)