Coronavirus, Valle d’Aosta: la campagna vaccinale rallenta
Non par la capacità organizzativa, ma perchè scarseggiano le persone disposte a vaccinarsi. Prevale Delta, variante Omicron, per ora al 45%
Coronavirus, Valle d’Aosta: la campagna vaccinale rallenta.
La campagna vaccinale rallenta. Non per la capacità organizzativa, ma perchè scarseggiano le persone disposte a vaccinarsi.
Lo ha comunicato il direttore generale dell’azienda Usl Valle d’Aosta Massimo Uberti durante la conferenza stampa organizzata per fare il punto sulla campagna vaccinale e sulla gestione dell’emergenza sanitaria.
«Vacciniamo e utilizziamo tutte le dosi che ci vengono consegnate – ha detto -. Secondo i dati della Fondazione Gimbe siamo i primi in Italia per la somministrazione della terza dose.
La capacità organizzativa di somministrazione è molto alta, quasi duemila dosi ogni giorno, ben al di sopra del target fissato dalla Struttura Commissariale».
La copertura con terza dose è arrivata all’81,6%.
«Da lunedì però, le prenotazioni scarseggiano, come se si fosse esaurita la spinta a vaccinarsi – ha commentato il dottor Uberti –.
La somministrazione delle prime dosi – visto anche l’obbligo per gli over 50 – è aumentata, ma non l’aumento deciso che ci aspettavamo.
Dei duemila posti riservati nelle agende di prenotazioni, per ora solo la metà è occupata, tante disponibilità sono rimaste deserte.
Variante Omicron
«I nostri dati sul sequenziamento virale sono piccoli – ha commentato il direttore sanitario dell’azienda Usl Guido Giardini -. Probabilmente la percentuale crescerà con il sequenziamento che stiamo aspettando, ma per ora siamo al 45% di variante Omicron. Direi quindi che la variante Delta chez nous è stata prevalente.