Caro-energia, Dominidiato Confcommercio: «Nel 2022 oltre il 75% di aumento, le nostre imprese soffocano»
I rincari stanno colpendo pesantemente le imprese della ristorazione, del commercio e della ricettività che nel 2022
Caro-energia, Dominidiato Confcommercio: «Nel 2022 oltre il 75% di aumento, le nostre imprese soffocano». E’ il grido di allarme lanciato da Graziano Dominidiato, presidente Confcommercio Fipe VdA.
Commenta: «Tale ulteriore rincaro potrebbe causare le chiusure forzate di molte attività della nostra categoria oltre ad un giustificato aumento dei prezzi da parte degli imprenditori a causa del conseguente rincaro delle materie prime creando così un circolo vizioso ingestibile».
La denuncia
Così Confcommercio nella sua analisi. Il caro energia sta colpendo pesantemente le imprese della ristorazione, del commercio e della ricettività che nel 2022, nonostante le misure di contenimento già adottate dal Governo, dovranno sostenere un aumento della bolletta energetica con una spesa complessiva per gas ed elettricità che passerà da 11,3 miliardi di euro del 2021 a 19,9 miliardi (+76%).
«Un conto salatissimo per le nostre imprese – commenta Dominidiato -. Tale ulteriore rincaro potrebbe causare le chiusure forzate di molte attività della nostra categoria oltre ad un giustificato aumento dei prezzi da parte degli imprenditori a causa del conseguente rincaro delle materie prime creando così un circolo vizioso ingestibile».
Lo studio
Secondo lo studio di Confcommercio, svolto in collaborazione con Nomisma Energia, sugli effetti del caro-energia sulle imprese del terziario emergono i seguenti risultati: per i 140 mila bar d’Italia, la bolletta elettrica passerà in media da 4 mila a 7 mila euro per salire, con il costo del gas, da 5 mila a 10 mila euro in totale.
Anche i quasi 200 mila ristoranti registreranno una maggiore spesa elettrica che passerà da 7 mila a 12 mila euro che, con il gas, farà segnare un maggiore costo totale che da 11 mila euro salirà fino a 19 mila euro.
Per gli oltre 30 mila alberghi italiani la spesa per la bolletta elettrica passerà da 49 mila euro a 79 mila euro, un aumento del 61% solo in parte mitigato dalle offerte a prezzo fisso che qualcuno è riuscito ad ottenere sul mercato libero. A questo poi si aggiunge la bolletta del gas che passa da 10 mila a quasi 20 mila euro.
Per un albergo tipo (con consumi di 260 mila chilowattora/anno di elettricità e 18 mila metri cubi di gas), la spesa annua passa da 59 mila euro a 98 mila euro.
Per gli oltre 200 mila negozi alimentari, che usano molto l’elettricità per la refrigerazione degli alimenti, la bolletta elettrica passerà da 15 mila a 24 mila euro, mentre i costi del gas, usato per lo più per il riscaldamento dei locali, passeranno da 1.300 a 2.300 euro, con il totale che salterà così da 16 mila a 26 mila euro.
I circa 440 mila negozi non alimentari, la categoria più numerosa, avranno una bolletta energetica, fra gas ed elettricità, che passerà da 5 mila a 7 mila euro, con l’incremento maggiore dovuto all’elettricità.
Il commento
«Si tratta di aumenti insostenibili – ribadisce Dominidiato – gli effetti di questa situazione andranno ad indebolire i conseguenti consumi ed incideranno sull’inflazione. Urgono misure strutturali e riforme della struttura della bolletta elettrica valutando al meglio gli oneri generali di sistema. Non possiamo più temporeggiare, il settore necessita concretezza e soluzioni rapide al fine di evitare l’ennesima crisi delle categorie coinvolte ormai logore e stanche».
(re.aostanews.it)