Aosta, somministrate le prime pillole anti-Covid a pazienti con “fattori di rischio”
All'ospedale Parini di Aosta è atteso l'arrivo di 269 confezioni di Molnupiravir
Il virus non dà segni di resa, l’ospedale soffre ma prova a organizzarsi e reggere l’urto dei ricoveri per Covid, appesantito dal contagio di una trentina abbondante di infermieri.
Nel frattempo, all’ospedale Parini di Aosta è atteso l’arrivo di 269 confezioni di Molnupiravir, la cosiddetta pillola anti-Covid, il nuovo farmaco antivirale contro il Coronavirus arrivato in Italia a inizio gennaio.
Come funziona
«Nei giorni scorsi ne abbiamo ricevute 120 confezioni e abbiamo iniziato a somministrarle a 13 pazienti – ha spiegato il direttore sanitario dell’azienda Usl Guido Giardini a Gazzetta Matin (intervista pubblicata sull’edizione di lunedì 17 gennaio) -. Il farmaco impedisce al virus di moltiplicarsi nell’organismo della persona contagiata e deve essere somministrato in modo precoce, entro i primi cinque giorni dalla comparsa dei sintomi lievi o moderati, nei pazienti con fattori di rischio. Si somministrano quattro compresse in due somministrazioni, al mattino e alla sera. Se il farmaco arriverà con regolarità, sarà consegnato anche alle Usca perchè la terapia possa essere somministrata anche al domicilio dei pazienti».
Insieme alle terapie monoclonali, le “pillole anti-Covid” possono dare un grande aiuto per scongiurare il ricovero di pazienti con fattori di rischio.
Il servizio integrale su Gazzetta Matin del 17 gennaio.
(c.t.)