Sanità, Valle d’Aosta: la Corte costituzionale boccia il ricorso del Governo Conte sulle indennità Covid
Roberto Barmasse, attuale assessore alla Sanità : riconosciuta la potestà legislativa della Regione; Mauro Baccega, ex assessore: sono molto soddisfatto
La Corte costituzionale ha bocciato il ricorso contro le indennità per i sanitari valdostani, presentato il 7 agosto 2020 dall’allora governo targato Giuseppe Conte.
A impugnare le disposizioni normative valdostane in materia, su proposta dell’allora ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, era stato l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, con ricorso promosso in data 7 agosto 2020.
Gli indennizzi
Gli indennizzi erano stati stabiliti dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta con la legge di assestamento di bilancio del 13 luglio 2020, a vantaggio del personale sanitario “impegnato in prima linea” a fronteggiare i primi mesi della pandemia da Covid-19.
La legge prevedeva l’erogazione, fino al 31 dicembre 2020, di una “indennità sanitaria valdostana” da destinare “al personale della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e determinato, e ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta convenzionati con l’azienda Usl”.
Era prevista anche una “indennità di disagio una tantum” da corrispondere al personale dell’Azienda sanitaria valdostana, di qualsiasi profilo professionale e tipologia contrattuale, compresi i somministrati, e al personale convenzionato che “abbia prestato attività lavorativa nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 in strutture o servizi operanti in forma diretta o indiretta per l’emergenza da Covid-19”, e una “indennità Covid-19 una tantum” per i lavoratori delle Unités des Communes valdôtaines e del Comune di Aosta che abbiano prestato servizio in presenza, per lo stesso periodo, nelle microcomunità per anziani e nel servizio di assistenza domiciliare.
Barmasse: riconosciuta la potestà legislativa della Regione
“Siamo felici che sia stata riconosciuta la potestà legislativa di questa Regione ad intervenire con norme che sostengano il settore sanitario ed il particolare forniscano il giusto riconoscimento all’attività del personale sanitario ancora impegnato a fronteggiare la pandemia – commenta l’assessore regionale alla Sanità, Roberto Barmasse (UV) -. Occorre quindi continuare in questa direzione con disposizioni regionali che intervengano a disciplinare e contestualizzare le norme statali alle nostre peculiarità regionali, nel rispetto delle reciproche competenze e prerogative”.
Baccega: sono molto soddisfatto
“Non posso che ritenermi estremamente soddisfatto per la pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato legittima sia l’indennità sanitaria valdostana varata con l’intento di rendere maggiormente attrattivo il nostro sistema sanitario sia l’indennità una tantum riconosciuta agli operatori in prima linea nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 dell’emergenza Covid-19 in Valle d’Aosta commenta Mauro Baccega (oggi Forza Italia), all’epoca assessore regionale alla Sanità e promotore dell’iniziativa -. Si è trattato di una innovazione per certi versi epocale, nella quale ho creduto fortissimamente, e il fatto che oggi la legittimità di tali misure sia stata certificata dalla Consulta, dimostra una volta di più l’importanza di poter contare su interlocuzioni serie, concrete e proficue a Roma, al fine di evitare, laddove possibile, l’impugnativa di leggi regionali da parte dello Stato”.
Per Baccega “sulla base di questa pronuncia, nessun dubbio permane sulla piena legittimità anche di tutti i successivi provvedimenti adottati, del tutto analoghi a quelli proposti dal sottoscritto quando ricopriva la carica di assessore regionale alla sanità, e di questo non posso che felicitarmi”.
(re.aostanews.it)