Covid a scuola: il 15,8% dei docenti assenti, 5,8% degli studenti in Dad
I dati emergono dalla rilevazione delle presenze nella scuola valdostana del 10 gennaio; 10 le classi in sorveglianza sanitaria, 2 in auto-sorveglianza e 5 in quarantena
Covid a scuola: il 15,8% dei docenti assenti, 5,8% degli studenti in Dad
I dati emergono dalla rilevazione delle presenze nella scuola valdostana del 10 gennaio; 10 le classi in sorveglianza sanitaria, 2 in auto-sorveglianza e 5 in quarantena.
Lo comunica l’assessorato all’Istruzione a seguito della rilevazione di lunedì 10 gennaio.
Tra i 15,8% dei docenti assenti, il 2,9 è sospeso perché non ancora vaccinato, il 6,2% è assente per quarantena o isolamento, il 6,7% per altri motivi (aspettativa o malattia).
Manca anche il personale amministrativo (0,9% sospeso, 4,5% in quarantena o isolamento, 2,9& assente per altri motivi).
Tra gli studenti il 5,8% risulta in didattica a distanza (Dad) o didattica digitale integrata (Did).
A ieri, martedì 11 gennaio, 10 classi di scuola primaria sono in sorveglianza sanitaria e due classi di scuola media in auto-sorveglianza in quanto è stato segnalato un caso di positività in classe.
Infine, 2 sezioni di scuola dell’infanzia e 3 classi di scuola primaria sono state poste in quarantena e una classe di scuola media sta svolgendo la didattica digitale integrata in quanto sono stati segnalati due casi di positività nella classe.
«Lo sforzo per mantenere le scuole aperte è corale e deriva dalla consapevolezza che passare tutti in Dad sarebbe una scelta in questa fase contraria ad una politica che in Valle d’Aosta è stata perseguita con convinzione a beneficio degli studenti» spiega l’assessore Luciano Caveri.
«Conosco le difficoltà e lo sforzo dei diversi soggetti nelle scuole – prosegue – e l’incontro di oggi con i dirigenti scolastici, così come la presa d’atto dei dati già avvenuto in queste ore, serve per monitorare gli eventi. Il mondo della scuola segue le scelte sanitarie e questa pandemia ancora incombente comporta un evidente stress e preoccupazione per tutti. Ma bisogna avere bene in testa che la scuola, pur con qualche rischio, resta un servizio pubblico essenziale».
(re.aostanews.it)