Courmayeur tra i 52 luoghi per un mondo diverso secondo il New York Times
La sezione Traverl del prestigioso quotidiano americano inserisce Courmayeur nella lista dei luoghi da visitare nel 2022 per il suo sforzo tra turismo e conservazione, laddove i ghiacciai sono a rischio
Courmayeur tra i 52 luoghi per un mondo diverso secondo il New York Times.
La sezione Travel del prestigioso quotidiano americano inserisce Courmayeur nella lista dei luoghi da visitare nel 2022 per il suo sforzo tra turismo e conservazione, laddove i ghiacciai sono a rischio.
52 Places for a Changed World
Al primo posto c’è Chioggia, una valvola di sfogo dall’overtourism della vicina Venezia, seguono parchi naturali, ristoranti, spiagge, arcipelaghi, 13ª è Courmayeur, al 34° posto c’è Napoli.
È la lista che ogni anno il New York Times Travel stila sulle mete da visitare. Lo scorso anno l’elenco era ispirato da quei luoghi della memoria a cui il pensiero volava in piena pandemia, con l’impossibilità di spostarsi, quest’anno sono luoghi che in qualche modo contribuiscono a creare un mondo diverso.
Secondo il World Travel & Tourism Council, cita l’articolo, l’industria dei viaggi è responsabile di circa l’8-11% delle emissioni totali di gas a effetto serra, e al summit sul clima di Glasgow questo autunno, l’industria del turismo si è impegnata per la prima volta a dimezzare le emissioni di carbonio entro il 2030 e a raggiungere lo “zero netto” entro il 2050.
Come dimostra l’impegno di Glasgow dell’industria del turismo, i viaggi possono anche essere parte della soluzione, e non solo sul clima. Viaggiare supporta le economie impoverite in luoghi che dipendono dai dollari dei turisti e apre gli occhi dei viaggiatori a culture e costumi diversi dai propri.
«Questo pensiero è lo spirito animatore dietro la lista di quest’anno, “52 Places for a Changed World”».
«The 2022 list highlights places around the globe where travelers can be part of the solution» è il tema dell’articolo, ossia, l’elenco di quei luoghi dove i viaggiatori possono essere parte di una soluzione.
Una lista che mette in evidenza i luoghi in cui il cambiamento sta avvenendo – dove le terre selvatiche in pericolo vengono preservate, le specie minacciate vengono protette, vengono riconosciuti errori storici, le comunità fragili vengono sostenute – e dove i viaggiatori possono esserne parte.
Courmayeur
In questo elenco compare dunque anche Courmayeur.
«Trovare un equilibrio tra turismo e conservazione in una città dove ghiacciai famosi sono a rischio» è la sintesi che accompagna la foto di Skyway, per descrivere Courmayeur.
«Questa graziosa cittadina ai piedi del Monte Bianco, in una regione d’Italia storicamente francofona, da tempo si sforza di trovare un equilibrio tra turismo e conservazione» scrive il New York Times Travel.
«Decenni prima che il sovraffollamento diventasse allarmante, Courmayeur iniziò a limitare l’accesso in estate alle sue due alte valli, la Val Veny e la Val Ferret, con un numero fisso di auto private e una quota separata per quelle con prenotazione in una delle locande locali, nota per la loro polenta concia – polenta cremosa con formaggio Fontina locale».
L’articolo ricorda come l’accesso alle valli, per alcuni periodi, sia del tutto vietato, sottolinea come la «funivia che porta i visitatori al Monte Bianco – Skyway, ndr-, un’esperienza mozzafiato, utilizza energia da fonti rinnovabili».
La considerazione è però che «ci vuole più di un villaggio per fermare il riscaldamento globale che minaccia il Monte Bianco e i suoi numerosi ghiacciai. Uno di loro, Planpincieux, è stato dichiarato in pericolo di collasso».
L’articolo ricorda come la situazione del ghiacciaio sia costantemente monitorata e suggerisce ai visitatori di seguire gli avvertimento ed evitare alcuni percorsi, o l’intera area, quando il rischio è considerato troppo elevato.
Valorizzati gli sforzi del Comune su sicurezza e turismo ecosostenibile
«Siamo felici che Courmayeur sia stata indicata tra le località da visitare dal News York Times – perché, oltre che promuovere la nostra cittadina, tale indicazione motiva e valorizza gli sforzi fatti in questi mesi e anni dall’amministrazione comunale sul fronte delle scelte e degli investimenti sulla sicurezza del territorio e delle attuali politiche che stiamo perseguendo per un turismo ecosostenibile». È il commento del sindaco di Courmayeur, Roberto Rota.
Rota ricorda, oltre alla riduzione del traffico nelle valli Veny e Ferret, come già evidenziato dall’articolo del New York Times Travel, «il positivo lavoro tra Comune, Regione e Fondazione Montagna Sicura sul monitoraggio e studio dei ghiacciai e alla relativa comunicazione strutturata, oltre agli strumenti di informazione del Comune, già attivi e tempestivi per i residenti e i turisti».
«Abbiamo un territorio bellissimo e delicatissimo, influenzato dai cambiamenti climatici, con i quali stiamo imparando a convivere, e che ci impongono scelte sempre più importanti per una frequentazione rispettosa e attenta della montagna» aggiunge il sindaco.
Oltre all’attenzione per le due valli, la politica del Comune riguarda la riduzione del rilascio di permessi edilizi, puntando a incentivare il restauro di stabili pre esistenti o la costruzione su precedenti insediamenti, decisione – si legge in una nota – che va nella direzione di allentare la densità abitativa in una zona da tutelare prima di tutto.
A promuovere in senso green la località anche l’impianto Skyway Monte Bianco, il cui bilancio di sostenibilità rispetta il quadro dei Sustainable Development Goal indicato dalle Nazioni Unite all’interna dell’agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030.
Entro il 2022 Skyway punta all’aumento dell’8% della raccolta differenziata e del 5% delle forniture “green”, e parallelamente una diminuzione del 6% del volume dei rifiuti prodotti, del 15% dei consumi energetici, del 5% del consumo d’acqua e dell’8% delle emissioni dirette del gas serra.
La funivia inoltre promuove un turismo accessibile a tutti, permettendo a chiunque di raggiungere i 3466m di Punta Helbronner; stesso impegno di Courmayeur Mont Blanc verso una cittadina a misura di tutti (piste da sci comprese).
«Il nostro messaggio non è quello di salire sul prossimo aereo – conclude l’articolo del New York Times Travel -, ma di utilizzare questa lista come ispirazione per il proprio viaggio più mirato, più appagante nel prossimo anno e oltre».
(e.d.)