Sanità: più qualità per riabilitazione e cura delle patologie psichiatriche e dipendenze
Tra le novità, nuove figure professionali e cure personalizzate
Nuove disposizioni per la cura, la riabilitazione e il sostegno dei pazienti psichiatrici e affetti da dipendenze patologiche e disturbi del comportamento alimentare e dei loro familiari.
Le ha approvate la Giunta regionale nell’ultima seduta del 2021, giovedì 30 dicembre.
Sono 3 le proposte dell’assessore alla Sanità Roberto Barmasse per l’aggiornamento dei requisiti per l’autorizzazione di strutture residenziali e semi-residenziali e dei servizi psico-socio-educativi del territorio.
Le novità
Tra le principali novità introdotte spicca il Piano di lavoro quotidiano individuale (PLQI), il quale, spiega Barmasse, superando «la logica dei minutaggi standard posti in capo alle diverse figure professionali» punta a «una maggiore personalizzazione delle cure, attraverso specifici obiettivi individualizzati declinati nel Piano terapeutico riabilitativo personalizzato (PTRP) e nel Piano di trattamento individuale (PTI)».
A livello organizzativo, invece, spiega l’assessore alla Sanità, le disposizioni regionali dedicate ai pazienti psichiatrici e affetti da dipendenze patologiche e disturbi del comportamento alimentare puntano a integrare il «sistema delle strutture e dei servizi con nuovi modelli di erogazione dei trattamenti riabilitativi, quali il modello del ‘Budget di salute’ e del ‘Quality of life’ dei pazienti e delle loro famiglie promossi dall’Istituto superiore di sanità».
In campo, infine, anche nuove figure professionali quali utenti e familiari esperti (UFE) nonché interventi per l’autonomia abitativa supportata tra cui il supporto tra pari (peer support).
Il commento
«Con questo intervento si intendono dare risposte di maggiore qualità ed efficacia nella presa in cura degli assistiti con patologie psichiatriche, dipendenze patologiche e disturbi del comportamento alimentare – commenta l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse.
Le nuove disposizioni regionali sono l’esito del proficuo lavoro di collaborazione e di confronto svolto nei mesi passati tra i referenti competenti dell’assessorato Sanità, salute e politiche sociali, dell’Azienda Usl Valle d’Aosta, dei soggetti privati erogatori dei trattamenti di cui trattasi, nonché delle associazioni dei pazienti psichiatrici e con dipendenze patologiche, importanti interlocutori con i quali si intendono continuare a svolgere regolari momenti di riflessione e valutazione circa l’applicazione dei nuovi requisiti e per la messa a punto di un modello di presa in cura che, anche per le peculiarità geografiche della nostra regione, possa sempre più garantire efficaci risposte a livello di servizi territoriali».
(giorgia gambino)