Decreto festività, il presidente Lavevaz: le norme non vietano Foire o Marché
Il presidente Lavevaz interviene a proposito delle ripercussioni su Fiera di Sant'Orso e Marché Vert Noël in seguito all'ultimo decreto del Governo
Decreto festività, il presidente Lavevaz: le norme non vietano Foire o Marché.
Il presidente Lavevaz interviene a proposito delle ripercussioni su Fiera di Sant’Orso e Marché Vert Noël in seguito all’ultimo decreto del Governo.
«Allo stato attuale, le norme non vietano attività come il Marché Vert Noël o la Fiera di Sant’Orso di Donnas o la Foire di Aosta» a dirlo il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, commentando le eventuali ripercussioni delle novità introdotte dal decreto del Governo, sulle festività di fine anno, presentato ieri sera, giovedì 23 dicembre.
Il nuovo decreto dispone, oltre a mascherine anche all’aperto, Ffp2 per i mezzi pubblici (e non solo), Green pass “rafforzato” (il Super Green pass per vaccinati e guariti) per bere il caffé al bancone del bar, il divieto di organizzare eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto fino al 31 gennaio.
«L’obiettivo è evitare gli assembramenti che, normalmente, si verificano in occasione delle festività», ha precisato il ministro Roberto Speranza in conferenza stampa ieri sera.
«Da subito la Regione ha lavorato puntando molto, per la Foire, su un impianto che potesse garantire la massima sicurezza per l’evento all’interno di una fase di grande attenzione per la limitazione del contagio» dice il presidente Lavevaz.
«Insieme alle autorità sanitarie, terremo conto dell’evoluzione della situazione delle prossime settimane, in modo da agire nel modo più adeguato trovando l’equilibrio tra la limitazione del rischio di contagio e la necessità di ritrovare spazi come quello della Foire».
«Dobbiamo tutti collaborare per non dover affrontare nuove rinunce – conclude Lavevaz -: ci avviamo verso una convivenza con il virus che ci impone attenzioni nuove, ma che deve anche farci ritrovare momenti così importanti per la nostra comunità e per il nostro sistema economico e sociale».
(re.aostanews.it)