Coronavirus e festività, le regole: mascherine anche all’aperto, discoteche chiuse e Ffp2 sui mezzi di trasporto
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che introduce nuove regole per cercare di limitare la diffusione del contagio
Mascherine anche all’aperto, Ffp2 per i mezzi pubblici (e non solo), Green pass “rafforzato” (il Super Green pass per vaccinati e guariti) per bere il caffé al bancone del bar e niente eventi o feste all’aperto. Ma anche discoteche chiuse (fino al 31 gennaio).
Sono solo alcune delle novità introdotte dal nuovo decreto – approvato dal Consiglio dei ministri il 23 dicembre – relativo a divieti e restrizioni per arginare la diffusione del Coronavirus.
«Si tratta di un provvedimento importante che contiene interventi di carattere sanitario per provare a rispondere alla crescita dei contagi, figlia dell’arrivo anche nel nostro paese della variante Omicron», ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa.
Ma non è tutto: è in arrivo un’ordinanza del ministro per ridurre a 4 mesi il periodo minimo per la somministrazione della terza dose “booster” dei vaccini contro il Coronavirus.
Le regole
Ecco le altre novità introdotte dal “Dl Festività”.
Green pass
A partire dal 1° febbraio 2022, il Green pass sarà valido 6 mesi (e non più 9) dall’ultima vaccinazione.
“Rafforzato” al bancone
Green pass “rafforzato” per accedere a bar e ristoranti. Cambia tutto per quanto riguarda la consumazione al bancone del bar. Mentre prima non era nemmeno necessario il certificato verde, il nuovo decreto ha introdotto l’obbligo di Green pass “rafforzato” anche per chi beve un caffé senza sedersi al tavolo.
Mascherine all’aperto
In tutte le Regioni italiane, anche in “zona bianca”, è obbligatorio indossare la mascherina all’aperto.
Le Ffp2
Per il trasporto a lunga percorrenza, quello pubblico locale, i cinema, i teatri, i musei, gli eventi sportivi al chiuso e negli stadi (all’aperto) è necessario indossare una mascherina Ffp2; non sono più sufficienti le chirurgiche.
Non solo: le nuove regole vietano il consumo di cibi e bevande in cinema, teatri e palazzetti (al chiuso).
Niente feste
Il nuovo decreto dispone poi il divieto di organizzare eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto fino al 31 gennaio. «L’obiettivo è evitare gli assembramenti che, normalmente, si verificano in occasione delle festività», ha precisato Speranza in conferenza stampa.
Stop alle discoteche
Il Governo ha poi deciso «all’unanimità di sospendere fino al 31 gennaio l’attività di discoteche e sale da ballo – ha detto il ministro presentando il nuovo decreto – per ridurre le occasioni potenziali di diffusione del contagio».
Super Green pass
Solo a chi è in possesso del Super Green pass (vaccino o guarigione) può accedere a piscine, palestre e sport di squadra, musei e mostre, centri benessere, centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche), parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia), sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.
Visite nelle RSA
Per le visite nelle RSA è necessario avere il Super Green pass con terza dose. Chi ha ricevuto due dosi (o il vaccino monodose), dovrà presentare il risultato negativo di un tampone.
Scuola e screening
Per Speranza «sulle scuole la posizione del governo è molto chiara: crediamo che vadano tutelate come presidio fondamentale del nostro Paese e un rafforzamento dello screening nella fase di rientro post festività sarà indispensabile per creare condizioni di maggiore sicurezza». Proprio in questo senso, il decreto approvato il 23 dicembre prevede un rafforzamento dello screening negli istituti scolastici anche grazie al supporto da parte del ministero della Difesa.
Il commento
«Questa fase non è semplice – ha affermato Speranza durante la conferenza stampa -. Oggi in Italia abbiamo superato i 44 mila casi di contagio. Il vaccino è e resta un’arma fondamentale. La raccomandazione, per chi ancora non lo ha fatto, è quella di vaccinarsi nel più breve tempo possibile. Per chi invece ha completato il ciclo vaccinale, l’invito è prenotarsi il prima possibile per avere il richiamo. Perché i richiami offrono una protezione significativa anche nei confronti della variante Omicron, che sta arrivando nel nostro paese».Secondo il ministro «servono massima attenzione e prudenza anche in questo periodo di festività».
Proprio sul tema dei vaccini contro il coronavirus si è concentrato anche l’intervento di Franco Locatelli, coordinatore del Cts. «Questa variante ha una contagiosità marcatamente superiore rispetto a quelle che abbiamo conosciuto finora, come la Delta – ha spiegato -. Cosa fare? Dobbiamo proteggerci, anche perché abbiamo gli strumenti (i vaccini ndr) e le evidenze scientifiche che ci dicono che i vaccini proteggono in modo significativo dal rischio di sviluppare la malattia in forma grave». E sempre riguardo alle terze dosi, Locatelli ha aggiunto: «I dati ci dicono che la dose booster incrementa la protezione arriva al 75% rispetto al rischio di contagiarsi».
Riguardo al tema della nuova variante Omicron, il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, ha evidenziato come «questa settimana è stata effettuata una survey e dalle prime stime sulla prevalenza della circolazione della variante Omicron nel nostro Paese risulta che si attesti un po’ sopra il 28%, il che evidenzia come questa variante cresca in modo molto rapido». E infatti, ha aggiunto Brusaferro, «la stima che si fa del tempo di raddoppio è di circa due giornate, dati molto coerenti con quanto sta accadendo negli altri Paesi d’Europa. Tutto questo ci aiuta a comprendere meglio quello che sta accadendo nel nostro Continente. Sappiamo che, con questi ritmi di crescita, la variante diventerà predominante nelle prossime settimane».
In apertura la conferenza stampa del 23 dicembre: l’intervento del ministro Speranza inizia a 2:06:45.
QUI tutto quello che c’è da sapere.
(f.d.)