Turismo: «nuove regole su tamponi e quarantena scoraggiano i clienti stranieri»
Il presidente degli Albergatori della Valle d'Aosta Filippo Gérard commenta le nuove regole per gli ingressi in Italia da paesi esteri contenute della nuova ordinanza del ministero della Salute. Domani, giovedì 16 dicembre, al Forte di Bard, l'assemblea generale di Adava
Turismo: «nuove regole su tamponi e quarantena scoraggiano i clienti stranieri».
La nuova ordinanza del ministro della Salute è definitiva «cattiva sorpresa» dal presidente degli albergatori Filippo Gérard.
La nuova ordinanza stabilisce i criteri per gli spostamenti da e per l’estero e le misure sanitarie legate a tali spostamenti, a partire da domani, giovedì 16 dicembre e fino a lunedì 31 gennaio 2022.
In particolare, sarà obbligatorio il tampone per tutti i cittadini provenienti dai Paesi dell’Unione Europea che entrano in Italia, anche se immunizzati per guarigione o vaccinazione.
Per chi non ha il green pass, oltre all’obbligo del tampone in ingresso nel nostro territorio, è prevista la misura della quarantena di 5 giorni, con un ulteriore tampone al termine della stessa.
«Come ha avuto modo di dire in maniera chiara il presidente di Federalberghi nazionale Bernabò Bocca, non comprendiamo proprio le ragioni che inducano il Governo a definire per l’ingresso dei cittadini stranieri in Italia le restrizioni più rigide d’Europa, nonostante il buon esito della campagna vaccinale, che ha portato l’Italia ad ottenere i risultati migliori d’Europa – ha commentato il presidente degli Albergatori valdostani Filippo Gérard -.
Gérard ha fatto riferimento al recentissimo avvìo di stagione, «adeguandosi alle nuove indicazioni sul green pass e sul super green pass, con il presupposto che il contributo di tutti avrebbe realizzato le condizioni per consentire il sereno svolgimento della stagione invernale in corso.
Tutto ci saremmo aspettati tranne questa cattiva sorpresa, che riporta indietro le lancette e respinge i turisti stranieri, dirottandoli verso i Paesi concorrenti».
Nella nostra regione, nella stagione invernale 2018/2019, le presenze turistiche totali sono state oltre 1 milione e 700 mila; di queste 931 mila di soli turisti stranieri.
«Considerando questi dati – ha analizzato l’albergatore di Cogne – è facile intuire la portata del potenziale danno arrecato alla nostra piccola Regione».
A complicare la situazione intervengono poi i tempi di entrata in vigore dell’ordinanza, che è stata adottata il 14 dicembre ed entrerà in vigore domani, senza tener conto del fatto che nell’economia dei viaggi e del turismo le decisioni vengono prese con largo anticipo.
Le imprese hanno già assunto il personale e rifornito le scorte per la stagione invernale, i turisti hanno prenotato il viaggio, l’alloggio e i servizi complementari.
Avremo certamente modo di confrontarci al nostro interno nel corso dei lavori dell’assemblea generale Adava che si terrà domani pomeriggio al Forte di Bard, ma mi sento di condividere e sostenere sin d’ora la richiesta della nostra federazione nazionale che l’ordinanza venga rimodulata al fine di consentire alle imprese e ai turisti di riorganizzarsi, oltreché ad auspicare vengano inserite in legge di bilancio adeguate misure di sostegno del settore, a partire dall’esonero dei costi fissi che gravano sulle imprese del settore (seconda rata IMU e credito imposta affitti) e proroga della Cassa integrazione, per sostenere imprese e lavoratori che sono allo stremo».
«Nonostante tutti gli alberghi e le strutture ricettive della Valle d’Aosta abbiano deciso di riaprire in un contesto comunque non facile e anche se ogni imprenditore è solitamente dotato di una innata dose di entusiasmo, risulta veramente difficile lavorare in queste condizioni» – concludo amaro Gérard.
(re.aostanews.it)