Vaccino anti-Covid: la Valle chiederà l’invio di altre dosi al Commissario Figliuolo
La curva del contagio si sta lentamente riducendo; ieri, somministrate quasi 1500 dosi di vaccino, quasi tutte booster
Vaccino anti-Covid: la Valle chiederà l’invio di altre dosi al Commissario Figliuolo.
Lo ha anticipato il Direttore generale dell’azienda Usl Massimo Uberti oggi, durante la conferenza stampa convocata per fare il punto sulla campagna vaccinale.
«Chiederemo tutte le dosi in più che è possibile avere – ha detto il dottor Uberti -. La riacutizzazione della pandemia ci indica che è necessario accelerare, sia sulle dosi booster che sull’ampliamento della platea vaccinale con le prime dosi.
Assistiamo da qualche giorno a una lieve flessione dei positivi e a un aumento dei guariti rispetto ai nuovi positivizzati.
Sono buone notizie, ma vanno prese con le pinze perchè nulla vieta una nuova impennata. Però è un piccolo motivo di ottimismo».
Ieri la nostra regione ha fatto segnare il numero record di quasi 1500 somministrazioni; nella prima campagna vaccinale di massa si era arrivati a 1000-1200 somministrazioni giornaliere.
Il target assegnato dalla struttura commissariale è stato superato di un terzo, con il 130% di somministrazioni.
A Pollein, i box sono raddoppiati; sono 6, avendo utilizzato anche la sala al piano inferiore, prima utilizzata come sala d’attesa e adesso sostituita da un tendone riscaldato.
«Alla Grand Place vaccineremo anche in orario serale, dalle 20 alle 24 per tre sere alla settimana – ha detto il dottor Uberti -. E negli intenti, c’è anche l’utilizzo del drive-in in orario serale, 20-24.
Ma dovranno arrivare maggiori dosi di vaccino. Tra quelle in casa e quelle in consegna, vaccinando a questi ritmi, abbiamo ipotizzato di arrivare ai primi giorni di gennaio.
Se nei mesi scorsi eravamo al quarto-quinto posto per capacità vaccinale, oggi siamo al secondo posto, dietro la Provincia di Trento che sta conducendo una campagna allargatissima, considerata i confini con Paesi estremamente in difficoltà.
Abbiamo ancora capacità di incremento – ha commentato il direttore generale dell’azienda Usl, dopo la chiamata alla armi di medici convenzionati e farmacie. Stiamo chiudendo un accordo con il privato accreditato. Quindi potremo ulteriormente aumentare le somministrazioni, a patto che le dosi assegnate dalla Struttura Commissariale aumentino».
Una quota dei vaccini disponibili è stata riservata ai ragazzi 12-18 anni; «per due ragioni, una epidemiologica, perchè la maggior circolazione del virus avviene tra i giovani; l’altra di ordine pratico: c’è la questione green pass rinforzato per il trasporto pubblico. Se la prima dose viene somministrata prima di Natale, alla ripresa delle lezioni, dopo le festività natalizie, i ragazzi avrebbero il green pass rafforzato, evitando problemi di logistica e di trasporto scolastico».
Nella foto in alto, il direttore generale dell’azienda Usl Massimo Uberti (a destra) e l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse.
(cinzia timpano)