Monte Bianco, alpinista trova una cassa di pietre preziose: 8 anni dopo arriva la ricompensa
Il ritrovamento nel 2013; adesso il "tesoro" è diventato di proprietà del Comune di Chamonix e dell'uomo che lo aveva trovato
Ci sono voluti otto anni, ma la storia ha un lieto fine. O almeno ce l’ha per l’alpinista francese che, nel 2013, trovò una cassa metallica tra le nevi del Monte Bianco, sul ghiacciaio dei Bossons (Francia). Il contenuto: gemme preziose, principalmente smeraldi e zaffiri. Appena tornato a valle, l’alpinista (un francese che ha sempre voluto mantenere l’anonimato) consegnò quelle pietre alle autorità francesi.
Otto anni dopo, le pietre (valore stimato di 300 mila euro) sono diventate di proprietà del Comune di Chamonix e dell’alpinista che le aveva trovate: metà ciascuno. Per dividere le pietre in due lotti identici, gli esperti di gemmologia hanno lavorato per una settimana.
Ma come ci è finito un tesoro sul Monte Bianco? Secondo quanto ricostruito dalle autorità francesi, quelle pietre sono un reperto dell’incidente aereo del 24 gennaio 1966. Quel giorno, un Boeing 707 “Kangchenjunga” dell’Air India partito da Bombay e diretto a New York precipitò sul ghiacciaio. Nessuna delle 117 persone a bordo si salvò.
Per anni le autorità francesi hanno cercato di capire a chi potessero appartenere quelle pietre preziose, ma senza risultati. E nemmeno eventuali eredi si sono fatti avanti.
Dal 18 dicembre, dunque, oltre ad aver “premiato” l’onestà dell’alpinista, zaffiri e smeraldi entrano a far parte della collezione di cristalli del Musée des Cristaux di Chamonix.
(f.d.)