Boom di prenotazioni: il vaccino anche in farmacia e al drive-in
Ieri, domenica, 1000 richieste. A Pollein da questa settimana sarà effettuato anche il turno serale di somministrazioni fino a mezzanotte
Boom di prenotazioni: il vaccino anche al drive-in.
Vaccinare in farmacia, nelle strutture sanitarie private accreditate, ma anche (in orario serale) al drive-in dell’Espace Aosta, con la terza dose da ricevere direttamente all’interno della propria auto.
Sono le principali novità a cui sta lavorando l’Ausl Valle d’Aosta per incrementare il numero di dosi di vaccino anti-Covid somministrate giornalmente. E’ il direttore generale Massimo Uberti ad anticiparlo a Gazzetta Matin.
Gli obiettivi giornalieri definiti dalla struttura Commissariale a livello nazionale (tra le 700 e le 800 dosi ) per la Valle sono un punto di partenza. Ieri, domenica, circa 1000 i prenotati.
“In questo momento stiamo sempre superando il target stabilito, ma siamo al lavoro per crescere ancora. Posso assicurare che faremo tutto quello che sarà possibile fare”, spiega Uberti.
La campagna vaccinale
Attualmente, la campagna vaccinale in Valle d’Aosta si regge su 4 poli: Pollein (6 postazioni attivabili), Donnas (4), Chatillon (4) e Morgex (2). «Il numero delle postazioni cambia ogni giorni perché dipende dalla disponibilità di personale», precisa Uberti -. A Pollein, comunque, da questa settimana sarà effettuato anche un turno serale fino a mezzanotte.
L’organizzazione coinvolge medici, infermieri e personale amministrativo. Il problema, quindi, è sempre legato alla carenza di personale. «Abbiamo 77 sanitari sospesi perché non vaccinati – afferma Uberti -. Per coprire le carenze abbiamo cercato “interinali”, ma non ci sono più infermieri. Abbiamo quindi chiesto ai candidati al concorso infermieri di dicembre se vogliono intanto venire qui con un contratto a tempo determinato: in 7 sono disponibili».
Ma non basta, anche perché per i prossimi mesi «è necessario aumentare il tracciamento, i tamponi, il personale nei reparti covid e le vaccinazioni – continua il direttore dell’Ausl -. Per quanto riguarda i poli vaccinali, in servizio abbiamo dipendenti in orario di lavoro o personale in libera professione aziendale (dipendenti pagati per lavorare fuori dall’orario) e liberi professionisti. Ma anche i medici di famiglia stanno rispondendo bene al nostro appello: potrebbero vaccinare negli hub, in studio e andare a domicilio. L’intenzione è quella di acquisire tutte le disponibilità di chi è titolato a vaccinare e, se riuscissimo ad avere sufficiente personale per saturare tutte le postazioni, valuteremo la possibilità di aprire nuove sedi».
(Federico Donato)