Carcere di Brissogne, installata la scultura realizzata dai collaboratori di giustizia
Il manufatto ha ricevuto la benedizione del vescovo di Aosta, Franco Lovignana
Una Madonnina scolpita a tuttotondo in noce nostrano è stata installata, sabato 27 novembre, nel cortile interno della Casa circondariale di Brissogne. A realizzarla, nell’ambito del laboratorio di scultura, alcuni detenuti collaboratori di giustizia.
Il laboratorio rientra tra le iniziative dell’Associazione valdostana volontariato carcerario. «L’associazione, nata nel 1983 – spiega il presidente Maurizio Bergamini –, ha lo scopo di dare un aiuto concreto alle persone che vivono la realtà del carcere. Un supporto sia psicologico che burocratico. I corsi, oltre a questo di scultura e ad altri come di scrittura o gli incontri di lettura, rappresentano un impegno verso qualcosa di costruttivo».
Richiamando un’edicola votiva, la Madonnina è stata posta nell’alveo ricavato in un tronco di castagno e la sua presentazione è stata accompagnata da una lettera accorata di chi l’ha scolpita. «La pandemia ha rallentato il corso, ma piano piano si è ripreso con i due incontri settimanali di due ore ciascuno – dice lo scultore Armando Seris che segue i lavori dei detenuti – e questa Madonnina è stata scolpita in questi ultimi quattro mesi. Altri detenuti hanno lavorato e stanno lavorando a sculture che saranno esposte, con altri manufatti e prodotti, al banco che l’Associazione valdostana volontariato carcerario allestisce alla Foire de Saint-Ours».
Nel corso della cerimonia di sabato 27, il manufatto realizzato nell’ambito del laboratorio di scultura ha ricevuto la benedizione da parte del vescovo di Aosta, Franco Lovignana.
(na.ca.)