Biathlon, Samuela Comola all’esordio in Coppa del Mondo: «Non mi aspettavo la chiamata»
La prima nel circuito a Östersund, a 23 anni
Samuela Comola all’esordio in Coppa del Mondo di biathlon. È questa la novità principale in vista della tappa di Östersund, in Svezia. La Fisi lo ha ufficializzato in una nota martedì. «Non mi aspettavo la chiamata», ammette l’alpina di Champorcher.
Samuela Comola all’esordio in CdM
Sono cinque le azzurre che prenderanno parte alla prima tappa del massimo circuito. La Coppa del Mondo debutterà alle 11.45 di venerdì con l’individuale femminile (diretta su Eurosport e biathlonworld.com). Al via ci saranno le quattro atlete della squadra A; Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi, Michela Carrara e la debuttante Rebecca Passler. A queste, si aggiunge Samuela Comola. Per lei, a 23 anni, arriva così il debutto nel massimo circuito.
Tra gli uomini, in gara il valdostano Didier Bionaz.
La novità riguarda il ritorno del pubblico, dopo quasi due anni di assenza. L’ultima volta, a febbraio 2020, fu in occasione dei Mondiali di Anterselva.
«Non mi aspettavo la chiamata»
«Sinceramente non mi aspettavo la chiamata, i tecnici ci avevano informato che poteva esserci questa opportunità però non me lo aspettavo, sono rimasta un po’ sorpresa e sul momento senza parole. Sono molto contenta», esclama la classe 1998 di Champorcher.
L’alpina è consapevole delle difficoltà che ci saranno nel salto dall’Ibu Cup alla Coppa del Mondo. «Non ho grosse aspettative, so che sarà molto duro il confronto in questo circuito, però penso che sia una grossa opportunità e voglio godermi questa esperienza, che è molto stimolante, come ogni cosa nuova», prosegue. C’è però fiducia, dato il lavoro svolto durante l’estate. «La preparazione è andata molto bene, sono sicura di aver lavorato bene durante tutto il periodo estivo e sono quindi fiduciosa – aggiunge Comola -. La condizione penso checrescerà man mano, all’inizio bisogna sempre un po’ trovare il feeling del ritmo gara».
In Nazionale Samuela Comola ritroverà Michela Carrara. «Sono molto contenta di aver ritrovato Michela, come qualche anno fa – conclude -. Abbiamo parlato, ma non tanto di biathlon, con lei è sempre bello chiacchierare in generale».
(t.p.)