Carabinieri: oggi si celebrano la Virgo Fidelis e la Giornata dell’Orfano
La messa per ricordare la patrona dell'Arma dei Carabinieri è stata celebrata da Monsignor Lovignana nella chiesa di sant'Anselmo
Carabinieri: oggi si celebrano la Virgo Fidelis e la Giornata dell’Orfano.
Anche i Carabinieri della Valle d’Aosta celebrano oggi, lunedì 22 novembre, la patrona Virgo Fidelis, appellativo di Maria, madre di Gesù, scelta come patrona dei Carabinieri l’11 novembre 1949 e promulgata tale da Papa Pio XII. Oggi si celebra anche la Giornata dell’Orfano dei militari dell’Arma.
La messa è stata celebrata questa mattina da Monsignor Franco Lovignana alla chiesa di sant’Anselmo, al quartiere Dora.
Nella sua omelia, il Vescovo si è soffermato sul significato della Fedeltà che idealmente riunisce i valori dell’Arma e della vita cristiana.
Al termine il Comandante del Gruppo Carabinieri di Aosta, Tenente colonnello Giovanni Cuccurullo, ha ricordato anche la concomitanza della ricorrenza con l’80° Anniversario dell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber (Africa orientale) da parte del 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè mobilitato, che il 21 novembre 1941 si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa e per la quale alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Questa la motivazione del prezioso riconoscimento:
«Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza.
Apprestato saldamente a difesa l’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze, che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi.
Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale Comandante e Carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma».
Nella foto in alto, Monsignor Lovignana celebra la messa alla parrocchia di sant’Anselmo, al quartiere Dora.
(re.aostanews.it)