Stagione sci, Lavevaz: «Importante vaccinarsi per non compromettere le attività»
L'ordinanza sulle manifestazioni ad Aosta non restringe alcuna libertà
Stagione sci, Lavevaz: «Importante vaccinarsi per non compromettere le attività». Torna a ripeterlo il presidente della Regione Valle d’Aosta Erik Lavevaz. «Siamo di fronte all’avvio di una stagione sciistica che è fondamentale per il rilancio della nostra regione: tutti insieme siamo responsabili perché questo periodo prenda il via al pieno delle sue possibilità».
L’appello
Scandisce il capo dell’esecutivo: «Non mi stanco di ripeterlo a ogni occasione utile: è evidente che la risposta più efficace alla situazione pandemica è la vaccinazione. Usciremo da questa situazione grazie a chi ha scelto di vaccinarsi. Chi invece ha scelto di sottrarsi a questo gesto civico sta mettendo fortemente a rischio la tenuta del sistema sanitario: ce lo dicono chiaramente i dati a disposizione, a partire da quelli dei contagi di questi ultimi giorni».
L’ordinanza
Spiega: «L’ordinanza emessa ieri sullo svolgimento di manifestazioni sul territorio comunale di Aosta dal 19 novembre al 6 gennaio prossimi non intende restringere alcuna libertà o diritto di manifestazione, che sarà possibile esercitare anche in altre aree del centro storico: la norma risponde unicamente alle esigenze della comunità, dell’economia e della salute pubblica, per scongiurare la necessità di imporre restrizioni in un momento cruciale per il rilancio del nostro sistema economico e sociale».
Conclude Lavevaz: «Con la Conferenza delle Regioni abbiamo esaminato le nuove linee guida per lo svolgimento delle attività economiche, che affrontano anche l’obbligatorietà del green pass per gli impianti di risalita. Abbiamo chiesto un incontro con il Presidente Draghi per mettere al centro l’esigenza dei territori di poter affrontare al meglio questo momento importantissimo. Credo che sia inevitabile, in queste condizioni, che eventuali misure restrittive non vadano a colpire chi ha partecipato al processo di immunizzazione delle nostre comunità».
(re.aostanews.it)