Vallone Cime Bianche, Tripodi: dubbi della Commissione europea sul collegamento funiviario
E' arrivata la risposta all'interrogazione dell'europarlamentare Tiziana Beghin sull'ipotesi di un impianto di risalita in una zona protetta
Dubbi della Commissione europea sull’idea di collegamento funiviario nel vallone di Cime Bianche, in Valle d’Aosta. Lo sottolinea la deputata valdostana Elisa Tripodi (M5S), riferendo che la Commissione europea ha risposto oggi, 15 novembre, a una interrogazione presentata lo scorso settembre dalla parlamentare europea europea Tiziana Beghin.
Beghin, dal 2019 a capo della delegazione del M5S in Parlamento europeo, aveva interrogato la Commissione riguardo la legittimità di un impianto funiviario presso il Vallone delle Cime Bianche, cioè in un’area Natura 2000 sottoposta a stretti vincoli ambientali.
Secondo quanto riferisce in una nota la deputata Tripodi, nella sua risposta la Commissione ha ricordato l’importanza della tutela della natura e ha ammesso di non poter confermare la legittimità dell’opera, gettando un primo dubbio sulla sua attuazione.
Tripodi riferisce che la Commissione sostiene che «ogni opera suscettibile di arrecare danno ad un area Natura 2000 deve ricevere una valutazione di incidenza ai sensi della direttiva Habitat (92/43/CEE) e ha concluso mettendo nero su bianco che, se c’è un decreto che vieta la costruzione di nuovi impianti in aree Natura 2000 (in questo caso, il decreto ministeriale del 17 ottobre 2007), allora le autorità giudiziarie nazionali devono intervenire e far applicare tale disposizione».
I dubbi della Commissione europea
«I dubbi della Commissione su un’opera a così alto impatto ambientale sono comprensibili. La tutela della natura è una priorità per l’Unione europea e dovrebbe esserlo anche per chi amministra questi territori», dichiara Beghin.
«Questa prima risposta arrivata dalla Commissione Europea conferma la diffidenza sulla legittimità dell’opera, essendo il Vallone protetto dalla normativa europea Natura 2000 creato proprio per tutelare le biodiversità degli ambienti – si legge nella nota della vicepresidente del Gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle alla Camera dei deputati Tripodi -. Aspetteremo la risposta del Ministro della Transizione Ecologica per dissipare ogni incertezza, consapevoli del fatto che esiste un decreto ministeriale che vieta la costruzione di nuovi impianti nelle aree Natura 2000».
(re.aostanews)