FrontDoc, il punk dei Kina chiude il festival del cinema di frontiera
Questa sera, venerdì 12, alla Cittadella dei Giovani, la cerimonia di premiazione di FrontDoc, la rassegna cinematografica dedicata ai documentari; in concorso il corto di Alessandra Celesia selezionato per i César
FrontDoc, il punk dei Kina chiude il festival del cinema di frontiera.
Questa sera, venerdì 12, alla Cittadella dei Giovani, la cerimonia di premiazione di FrontDoc, la rassegna cinematografica dedicata ai documentari; in concorso il corto di Alessandra Celesia selezionato per i César.
Una serata decisamente hardcore attende il pubblico aostano per la chiusura della decima edizione di FrontDoc, il festival del cinema di frontiera dedicato al cortometraggio.
Alle 20.30, al Teatro della Cittadella dei Giovani, la cerimonia di premiazione che svelerà finalmente i vincitori 2021 e a seguire la proiezione, in anteprima per la Valle d’Aosta, di Se Ho Vinto Se Ho Perso, il documentario di Gian Luca Rossi, dedicato ai Kina, la punk band valdostana di Sergio Milani, Gianpiero Capra e Alberto Ventrella, che saranno protagonisti insieme al regista per raccontarne il dietro le quinte.
Se Ho Vinto Se Ho Perso
Prende il nome dall’album più amato e che ha avuto più successo il film di Gian Luca Rossi sui Kina, Se Ho Vinto Se Ho Perso. Dopo Mare Carbone, legato alla famiglia e al paese d’origine della moglie, un altro lavoro molto personale per il regista valdostano. «Erano anni che volevo fare un documentario su di loro – spiegava Rossi in un’intervista a ridosso dell’uscita del suo documentario – una band che per me è stata fondamentale in quanto a mia volta musicista in una band punk (il regista è il bassista degli Avatara, ndr). Sono persone che conosco da anni e volevo che il film fosse qualcosa di molto vicino a me».
«Se Ho Vinto Se Ho Perso è un documentario su un gruppo musicale, ma il meno possibile un documentario musicale – spiegava il regista-. Volevo raccontare come sono loro oggi e cosa è rimasto di quell’esperienza, capire se ne è valsa la pena. Sta proprio nel titolo il senso del film».
Rossi ha seguito per circa un anno i tre musicisti separatamente,nella loro vita quotidiana. «Sono stato all’Università di Lugano con Gianpiero, una settimana a Berlino con Alberto, dove i Kina hanno vissuto e suonato per anni –spiega -. La parte di Sergio è più dedicata alla famiglia, alle sue figlie, alla sua passione per la montagna».
Diviso in capitoli che prendono il nome delle canzoni che compongono l’album (dall’inno Questi anni, a Occupazione, Occhi sbarrati, Quanto vale…), il film, alle ultime fasi di lavorazione, è per lo più in bianco e nero, con immagini d’archivio tra le quali quelle dell’ultimo concerto di Berlino prima dello scioglimento della band.
Le giurie
Sono tre le giurie che assegneranno i premi.
I premi ufficiali spettano alla Giuria ufficiale, composta da rappresentanti di tre festival italiani dedicati al cinema del reale e affini a FrontDoc: il PerSo – Perugia Social Film Festival con Luca Ferretti, IsReal (Nuoro) con Alberto Diana e Sole Luna Doc Film Festival (Palermo) con Chiara Andrich.
Un primo passo nell’ottica di realizzare un progetto di collaborazione duratura fra queste manifestazioni, una rete per la valorizzazione del cinema del reale, dei suoi autori e dei loro progetti.
Ci saranno poi i giudizi della Giuria Giovani, composta da ragazze e ragazzi appassionati di cinema seguiti da Luciano Barisone (critico cinematografico, ex-direttore di alcuni dei più importanti festival europei di cinema del reale e «creatore» di FrontDoc nel 2008), e infine il Premio del pubblico determinato dalle preferenze degli spettatori al termine di ogni proiezione dei film in concorso.
Il programma
Questo pomeriggio, dalle 17, le proiezioni degli ultimi film in concorso tra i quali Come il bianco, della regista valdostana, francese di adozione, Alessandra Celesia.
Il film, in italiano e ambientato in Italia ha ricevuto la nomination al César, gli Oscar francesi, per il miglior cortometraggio documentario.
A seguire il Rendez-vous Francophone, con la proiezione dei film in lingua francese in collaborazione con l’Alliance Française de la Vallée d’Aoste: Confinés Dehor, il racconto del lockdown “rinchiusi” fuori di Sarah, Nelson e Katia, tre “fantasmi urbani” in una Parigi deserta; Tendre, di Isabel Pagliai, la narrazione delicata dei primi amori in riva a uno stagno.
(erika david)