Pcp: «Rinunciare al simbolo sarebbe tradire gli elettori»
Escluse al momento ripercussioni dello strappo in Consiglio comunale ad Aosta
Pcp: «Rinunciare al simbolo sarebbe tradire gli elettori». Lo ha sottolineato Raimondo Donzel di Area democratica, intervenendo alla conferenza stampa di Progetto civico progressista convocata per fare il punto sulle dimissioni delle consigliere regionali Erika Guichardaz e Chiara Minelli e sulla scissione del gruppo consiliare.
Il perché
Ha spiegato: «Non è arroganza ma un riconoscimento verso i 100 cittadini che hanno partecipato alla stesura del programma. Pcp non è un cartello elettorale. E’ una federazione, un insieme di energie, è una grande sfida per il cambiamento».
Le ragioni della scissione
«Si sono fatte tante parole così abbiamo ritenuto opportuno chiarire e metterci la faccia». Ha introdotto così Luigi Giunta, le consigliere regionali.
Ha spiegato Guichardaz: «E’ la risposta a una narrazione sbagliata. Ci hanno tacciate di ideologiche e integraliste senza capacità di mediazione. Non è così. In 21 abbiamo sottoscritto il programma di maggioranza. Ne è un esempio quanto accaduto sull’ampliamento dell’ospedale. Eravamo d’accordo per un approfondimento invece si è deciso per il sì. Volevamo un cambiamento che partisse dal metodo, dal modo diverso di fare politica. Invece nessun cambiamento è stato portato avanti. E’ seguita la divisione sui temi: è inaccettabile il cambio di programma sull’ospedale e sulla sanità territoriale carente. Non sono questioni ideologiche».
Si è concentrata sul problema discariche – Pompiod e Chalamy su tutte – Minelli. «Avevo presentato una proposta di legge che giace ancora in Commissione» ha detto e ha annunciato: «a breve presenteremo una nuova proposta». Tornando sul tema elettrificazione della linea ferroviaria ha ribadito: «l’inserimento nel Pnrr è un risultato importante ma la Regione, ora, deve essere parte attiva. Ci vuole un presidio che vigili e non molli ma l’elettrificazione è stata più volte messa in discussione dagli stessi colleghi di maggioranza». Ritorna sul maxi comprensorio sciistico di Cime Bianche. «Il comportamento degli ex colleghi di maggioranza è inaccettabile. Abbiamo scoperto che il giorno prima del nostro insediamento, il 19 ottobre 2020, la Monterosa spa ha pubblicato il bando per la progettazione». Della norma di attuazione per la Cva dice: «è rimasta lettera morta».
No ripercussioni in Comune
Escludono al momento ripercussioni dello strappo in Consiglio comunale ad Aosta. «Il gruppo comunale sta funzionando bene, lavorando in modo coeso. C’è collaborazione e non ci sono scontri aperti sui contenuti dei programmi. Speriamo che il Pd riconosca la collaborazione fattiva».