Doposcuola: 17 iniziative al via con 29 educatori e 5 volontari
La neonata Rete gestita dalla Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta coinvolge sette istituzioni scolastiche
Doposcuola: 17 iniziative al via con 29 educatori e 5 volontari.
Hanno preso il via ieri, martedì 9 novembre, i primi 17 doposcuola parte della nuova Rete doposcuola lab gestita da Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta.
Il progetto – realizzato in partenariato con il Dipartimento di politiche sociali dell’Assessorato sanità, salute e politiche sociali, il Csv e il Dipartimento sovraintendenza agli studi – è stato presentato nel pomeriggio di ieri alla sede dell’assessorato di via de Tillier ad Aosta.
Il progetto Doposcuola
L’iniziativa si pone l’obiettivo di affiancare l’attività scolastica prevedendo momenti dedicati a uno studio assistito che ripercorra i programmi ministeriali e al contempo proponga ulteriori attività esterne che arricchiscano la normale offerta formativa con attività culturali e sportive che stimolino nei ragazzi competenze artistico-ricreative in un clima di benessere crescente per il singolo che possa avere ricadute positive anche su famiglie e società.
«Tale progetto è frutto di un’analisi preliminare dei bisogni specifici espressi dai vari istituti della Valle, trasformatasi, grazie a un lavoro intenso e complesso portato avanti dal mese di agosto, in una collaborazione fattiva con Regione e scuole capace di creare una rete che integri e affianchi i numerosi doposcuola già esistenti – ha spiegato Silvia Squarzino della cooperativa Enaip -.
Utilizzando gli spazi messi a disposizione dalle varie istituzioni e creando un rapporto di 1 a 6 che suddivida gli studenti in gruppi di 12 elementi ciascuno seguito da 2 educatori, puntiamo a permettere loro di interiorizzare il metodo di studio e le tecniche di apprendimento loro più congeniali».
I numeri del progetto
Principalmente rivolta ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, dove ancora scarseggiano progetti similari di sostegno post scolastico e aiuto nello studio e nello svolgimento dei compiti settimanali, Rete doposcuola lab coinvolge 7 istituzioni scolastiche diffuse capillarmente su tutta la regione.
«Con 29 educatori, 5 volontari e 2 coordinatori impiegati per circa 33 ore settimanali di servizio, l’iniziativa interessa 36 risorse umane di 33 anni di età media e genera quasi 480 ore di lavoro e 85 ore di volontariato in una sola settimana, che, speriamo, potranno essere incrementate in futuro – ha illustrato David Catani della cooperativa Noi e gli altri -.
A beneficiare del consistente investimento di circa 289 mila euro provenienti sia da fondi pubblici che da donazioni private saranno quasi 168 studenti per un totale di 170 famiglie italiane e non».
Il tavolo permanente
Rete doposcuola lab rappresenta soltanto una cospicua parte di una più ampia strategia che mira, oltre che a mappare i vari servizi di doposcuola già in essere sul territorio, a realizzare un tavolo permanente sul tema composto da collaboratori, psicologi ed esperti, il cui primo incontro è già stato realizzato venerdì scorso con esiti più che positivi.
«La costruzione della nostra rete non è di certo completa ma si svolgerà in itinere grazie all’azione trasversale di accompagnamento da parte di professionisti di pedagogia educativa e valutazione scolastica che affiancheranno gli educatori favorendo acquisizione e consolidamento di competenze ancorate saldamente sul territorio – ha concluso Patrik Vesan, segretario generale di Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta -.
Circa la metà degli alunni interessati rientra nelle categorie dei DSA o dei BES e pertanto vive in condizioni sociali di vulnerabilità o fragilità che richiedono approcci più individualizzati e assistenza continua capaci di arginare il disagio sociale crescente che i nostri giovani devono affrontare ogni giorno».
(giorgia gambino)