Consiglio Valle: Minelli e Guichardaz lasciano la maggioranza, Restano passa al gruppo misto
La maggioranza guidata dal presidente Erik Lavevaz passa così da 21 a 19 consiglieri
Tutto come previsto. I lavori del Consiglio Valle – riunitosi il 20 ottobre – sono partiti con l’addio (annunciato) di Chiara Minelli ed Erika Guichardaz alla maggioranza. Non solo: il consigliere Claudio Restano ha ufficializzato il suo abbandono al gruppo consiliare di Vallée d’Aoste Unie. Tuttavia, pur passando al gruppo misto, il consigliere ha deciso di sostenere ancora il Governo Lavevaz.
I motivi
Erika Guichardaz e Minelli hanno evidenziato come «a distanza di parecchi mesi trascorsi dalla richiesta di una verifica politica e programmatica gli organismi di Pcp hanno preso atto della mancanza della volontà di confronto da parte dei gruppi autonomisti, ciò che non consente di proseguire una proficua collaborazione. E’ una decisione che prendiamo con rammarico in quanto abbiamo lavorato con impegno nell’autunno 2020 alla costruzione del programma di governo e alla sua attuazione nei mesi successivi».
L’ex assessora Minelli, poi, ha aggiunto: «Non possiamo fare parte di una maggioranza che non ha una visione politica lungimirante».
La maggioranza guidata dal presidente Erik Lavevaz passa così da 21 a 19 consiglieri.
I dubbi
Nel corso del dibattito in aula, il capogruppo Uv Aurelio Marguerettaz e la consigliera Nicoletta Spelgatti (Lega) hanno però sollevato alcuni dubbi: con il passaggio in minoranza di Minelli ed Erika Guichardaz, chi fa parte del gruppo consiliare di Progetto Civico Progressista? Il capogruppo Paolo Cretier chi rappresenta?
Per analizzare i due aspetti della vicenda è stata convocata la Commissione regolamento.
Aggiornamento
Dopo la chiusura anticipata dei lavori mattutini per dirimere gli aspetti legati all’uscita dalla maggioranza delle consigliere Minelli ed Erika Guichardaz, componenti di Progetto Civico Progressista, gruppo consiliare di maggioranza, a inizio della seduta pomeridiana il capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha richiesto la convocazione di una Conferenza dei Capigruppo.
Al rientro, il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin ha riferito che i capigruppo hanno deciso di interrompere i lavori del Consiglio e di riconvocare l’Assemblea in via straordinaria lunedì 25 ottobre per trattare i disegni di legge già iscritti a questo ordine del giorno (Programma di sviluppo rurale e proroga di termini in agricoltura; finanziamento dello studio di interventi per la mobilità a idrogeno a modifica della legge regionale n. 18/2021; disciplina per la realizzazione sul territorio regionale di reti di comunicazione elettronica in fibra ottica) oltre che la proposta di legge sulla nomina del Direttore generale dell’Azienda USL e un disegno di legge urgente per la modifica della legge 15/2021 (misure di sostegno all’economia regionale conseguenti al protrarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19).
Gli altri punti all’ordine del giorno sono rinviati alla prossima adunanza consiliare programmata per il 3 e 4 novembre 2021.
La presa di posizione di parte della maggioranza
«In politica occorrono serietà e coscienza delle conseguenze delle proprie azioni: chi siede in Consiglio regionale non può agire parlando unicamente ai militanti dei propri movimenti, paralizzando l’attività dell’Assemblea». Lo scrivono i consiglieri dei gruppi UV, AV-SA, VdA Unie e Misto in una nota prendendo posizione rispetto alla decisione delle consigliere Erika Guichardaz e Chiara Minelli di uscire dalla maggioranza regionale.
«Il Consiglio regionale di oggi – proseguono i consiglieri – era chiamato tra l’altro a trattare disegni di legge importanti per la realtà valdostana. La decisione delle consigliere Guichardaz e Minelli, comunicata ieri notte, testimonia un atteggiamento oltranzista che non si cura dei lavori dell’Aula e crea un rallentamento ingiustificato alle attività programmate. Si tratta di una scelta populista, che conferma la totale mancanza di propensione alla mediazione: un requisito che invece è indispensabile per chi si candida a governare e si trova nelle condizioni di farlo.»
«Nelle prossime ore – concludono i Consiglieri – ci aspettiamo le dimissioni delle due consigliere da tutte le cariche ricoperte nei vari organi all’interno dei quali erano state elette in quanto parte della maggioranza. È un gesto di coerenza indispensabile, al di là delle posizioni politiche, per permettere al Consiglio regionale di lavorare nella pienezza delle proprie prerogative».
(re.aostanews.it)