Stato di agitazione dei docenti del Conservatoire Vallée d’Aoste
Alla base della decisione quattro questioni irrisolte, in primis il riconoscimento dello stato giuridico di dipendenti pubblici e la stabilizzazione del precariato
Stato di agitazione dei docenti del Conservatoire Vallé d’Aoste. Lo comunicano FLC Cgil, Cisl Scuola, Savt Ecole e Snals.
Lo stato di agitazione è stato indetto al termine dell’assemblea sindacale tenuta il 12 ottobre.
Questioni irrisolte
Alla base della decisione – rendono noto le sigle sindacali – ci sono quattro grandi questioni, rimaste irrisolte dopo la mancata statizzazione dell’Istituto, richiesta nel 2019 da 29 dei 34 docenti dell’Istituto, a fronte di un solo voto contrario e 4 astenuti, e che ma che la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha ritenuto di non realizzare, a differenza degli Istituti musicali pareggiati del restante territorio italiano:
- il riconoscimento dello stato giuridico di dipendenti pubblici, tenuto conto del fatto che il Conservatoire rilascia, comunque, titoli di studio riconosciuti, affinché i lavoratori possano godere dei medesimi diritti, istituti contrattuali e previdenziali di cui godono i loro colleghi dei Conservatori statali;
- la necessità di garantire ai docenti il diritto alla mobilità territoriale in ingresso e in uscita dalla Valle d’Aosta;
- la ricostruzione delle carriere degli insegnanti, ai fini dell’avanzamento stipendiale, e delle spettanti differenze retributive, anche pregresse, e del conseguente trattamento pensionistico, tenendo conto che tutti i servizi prestati dal 1980 al 2012 ossia prima dell’istituzione dell’attuale Istituto Musicale Pareggiato non vengono attualmente riconosciuti, per un difetto della legge regionale, già segnalato dalle OO.SS., ma non ancora emendato;
- l’urgenza di stabilizzare il precariato, che nel resto d’Italia è stato già riassorbito mediante il processo di statizzazione sopra ricordato.
“Tali problemi sono aggravati dal prolungato silenzio della direzione del Conservatoire in merito alle convenzioni da questa attivate con enti e associazioni del territorio e al di fuori della Valle d’Aosta, nonché sugli esiti del tavolo regionale di coordinamento dell’offerta musicale, di cui i docenti lamentano di essere tenuti completamente all’oscuro”, si legge in una nota.
Lo stato di agitazione è stato notificato al presidente della Regione che, nell’esercizio delle sue funzioni prefettizie, dovrà tentare le procedure di raffreddamento tra le parti, come previsto dalla normativa vigente.
(re.aostanews)