Illyricum, spaccio di “coca” ad Aosta: chiesto il giudizio immediato per i 6 indagati
L'inchiesta della Squadra mobile era incentrata su un giro di droga gestito da soggetti albanesi
Il sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi ha chiesto al gip di procedere con il giudizio immediato nei confronti dei 6 indagati nell’ambito dell’inchiesta Illyricum.
Condotta dalla Squadra mobile della Questura di Aosta, l’indagine – iniziata nel novembre 2020 – riguarda un presunto di giro di droga gestito da soggetti albanesi. O meglio, «una filiera della cocaina» andando con le parole degli inquirenti.
Gli indagati
A finire ai domiciliari su ordine del gip del Tribunale di Aosta erano stati: Elton Beleshi (classe 1982), Leonard Vishaj (classe 1988), Angjelin Lleshi (classe 1991), Amarildo Perloshi (classe 1987), Luis Egro (classe 1985) e Diego Gustavo Corchia (classe 1980); quest’ultimo è l’unico italiano coinvolto nell’inchiesta.
Il blitz era scattato alle prime luci dell’alba del 2 ottobre scorso, quando 5 indagati erano finiti ai domiciliari; Egro, invece, era stato individuato e arrestato il giorno dopo in quanto si trovava fuori Valle.
Stando alle accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Aosta, Vishaj e Beleshi erano rispettivamente il corriere e il grossista per la cocaina; Lleshi, Corchia, Perloshi ed Egro, invece, si occupavano della distribuzione “al dettaglio” della droga. La vendita, hanno ricostruito gli uomini della Mobile, avveniva principalmente a casa degli acquirenti.
(f.d.)