16 insegnanti contro l’assessore Caveri: «più impegno per la scuola, meno social»
Una lettera aperta contro le recenti dichiarazioni dell'assessore. Replica l'assessore: «se è indirizzata a me avrei gradito riceverla, magari firmata, altrimenti è un comunicato stampa».
16 insegnanti contro l’assessore Caveri: «più impegno per la scuola, meno social».
16 insegnanti – alcuni dei quali con esperienza ultratrentennale – hanno scritto una lettera aperta all’assessore all’Istruzione Luciano Caveri, dicendosi «esterrefatti» dopo le parole dell’assessore che ha indicato gli insegnanti non vaccinati come «persone che non hanno a cuore né la scuola né i propri studenti e neppure le loro famiglie».
Scrivono gli insegnanti:
«Dall’inizio dell’anno scolastico noi continuiamo a fare il nostro dovere di insegnanti, ma ai suoi occhi ci macchiamo di un crimine che non ha giustificazioni: pensiamo.
Pensiamo, sì, e discutiamo e contestiamo e riteniamo illegittimo l’obbligo di un lasciapassare per esercitare un diritto sancito dalla nostra Costituzione, il diritto di lavorare.
Noi dobbiamo pagare per lavorare, ma lo facciamo perché amiamo il nostro lavoro e abbiamo a cuore i nostri studenti.
Assessore, dovrebbe sapere che per la nostra lecita scelta di non vaccinarci, noi veniamo monitorati ogni 48 ore.
Allora, perché dovremmo essere da Lei criticati, denigrati e considerati un pericolo, quando facciamo ogni cosa (noi) rispettando leggi che pur riteniamo vessatorie e discriminanti?
Noi siamo quei professori che destinano parte dello stipendio per recarsi, come è nostro diritto, al lavoro e per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro.
Noi rispettiamo il nostro turno, facciamo la fila per i tamponi, a differenza di quanto accaduto tra le fila dei consiglieri regionali dei quali lei fa parte.
Ma lasciando perdere polemiche, chiediamo a Lei, assessore Caveri di occuparsi dei compiti compresi nel ruolo che lei ricopre, invece di polemizzare sui social con attacchi che fomentano gli animi ed estenuano una scuola già affaticata.
Già, perché per Lei il problema della scuola siamo noi. Non le carenze che Voi politici non siete riusciti a colmare».
La risposta dell’assessore Caveri
«Cosa posso rispondere? Nulla. Io non ho ricevuto nulla; se si indirizza una lettera a qualcuno è bene che lui la riceva – replica caustico l’assessore Luciano Caveri -. Meglio se firmata, altrimenti è un comunicato stampa».
(re.aostanews.it)