Discarica Brissogne, un nuovo impianto per chiudere il ciclo rifiuti in Valle
EnVal Srl ha inaugurato un nuovo centro di trattamento dei rifiuti, che dovrebbe rallentare la "crescita" della discarica
Un nuovo centro di trattamento dei rifiuti all’interno della discarica di Brissogne. Lo ha inaugurato nella mattinata di venerdì 8 ottobre EnVal S.r.l – soggetto giuridico costituito dalla REA Doalmine Spa, dalla F.lli Ronc Srl e dalla cesaro Mac. Import Srl -, cioè la società che ha vinto l’appalto regionale per la gestione dal 2020 e fino al 2037. All’evento erano presenti anche il sindaco del Comune della Monte Emilius Bruno Ménabréaz, il vice presidente della Regione Luigi Bertschy e la deputata valdostana Elisa Tripodi.
Oltre a rallentare la “crescita” della discarica grazie a un processo vrituoso, l’impianto dovrebbe essere in grado di ridurre notevolmente i “cattivi odori” (si trova tutto all’interno di un capannone dotato di sistemi di areazione e filtro) e dovrebbe consentire alla regione alpina il raggiungimento della totale autonomia nella gestione dei rifiuti urbani.
L’impianto sarà a regime nel 2022.
Secondo i dati forniti dal direttore tecnico dell’impianto, l’ingegner Matteo Millevolte, attualmente nell’impianto confluiscono circa 28 mila tonnellate di rifiuti all’anno, di cui il 35% è “indifferenziata”.
Il nuovo impianto
Il nuovo centro, costato circa 16 milioni di euro, «è all’insegna dell’innovazione – fanno sapere da EnVal -, i rifiuti vengono infatti trattati dall’impianto secondo la classificazione vigente: umido urbano, vetro, legno, carta, cartone, plastica, ferro, alluminio, verde, pile, farmaci e RAEE; è dotato un impianto di selezione del multi-materiale per i rifiuti prevalentemente a base plastica e di un secondo impianto dedicato alla trito-vagliatura dei rifiuti indifferenziati».
Secondo le previsioni di EnVal, «grazie a questi interventi aumenterà la qualità finale del rifiuto multi-materiale da destinare ai centri di raccolta dedicati, il tutto in un’ottica rispondente ai principi dell’economia circolare».
Ma non è tutto: «Con la realizzazione di quest’impianto, finalmente la Valle d’Aosta è riuscita a raggiungere l’obbiettivo della totale autonomia nella gestione dei rifiuti urbani per i prossimi 15 anni, traguardo raggiunto da ben poche altre regioni Italiane», sottolinea Antonio Romei, presidente di EnVal S.r.l.
Gli interventi
Oltre alle le opere legate alla realizzazione del capannone che ospita i nuovi macchinari («che miglioreranno il trattamento dei rifiuti provenienti dal territorio valdostano», dicono da EnVal), è stato realizzato un impianto per la trito-vagliatura dei rifiuti indifferenziati, seguito da un trattamento per la stabilizzazione della frazione organica residuale.
Non solo: è stato anche creato un nuovo sistema di selezione del multi-materiale a prevalente base plastica e una riconversione funzionale dell’edificio in cui storicamente avveniva l’attività di compattazione.
Grazie a questi interventi, secondo la società «aumenterà la qualità finale del rifiuto multi-materiale da destinare ai centri di raccolta dedicati, il tutto in un’ottica rispondente ai principi dell’economia circolare».
Un approfondimento sul nuovo impianto sarà pubblicato su Gazzetta Matin in edicola lunedì 11 ottobre.
(f.d.)