Impresa alpinistica: decimo 8000 per Camandona, primo per Picco
Le guide alpine Marco Camandona e Pietro Picco hanno raggiunto la settima montagna più alta della terra senza l'ausilio di ossigeno; con loro anche un terzo italiano, Matteo Bonalumi.
Impresa alpinistica: decimo 8000 per Camandona, primo per Picco.
La guida alpina di Valgrisenche Marco Camandona e la guida alpina di Courmayeur Pietro Picco hanno raggiunto ieri, venerdì 1º ottobre, la vetta del Dhaulagiri, 8167 metri, nella catena dell’Himalaya, la settima montagna più alta della terra e la maggiore cima situata in un’unica nazione.
Sono saliti senza ausilio di ossigeno.
Per Marco Camandona, si tratta del decimo 8000, l’ultimo in terra nepalese. Le prossime salite infatti saranno sul fronte pakistano.
Per Pietro Picco si tratta invece del primo ottomila.
In vetta, anche un altro italiano, Matteo Bonalumi.
Le guide valdostane sono partite dall’Italia lo scorso 30 agosto e hanno raggiunto il campo base il 13 settembre, ultimando la fase di acclimatamento lo scorso fine settimana.
Si sono poi riposati, in attesa della finestra di bel tempo.
Martedì sono saliti al Campo base 2, a 6400 metri di quota dove hanno dormito due notti.
Ieri, venerdì, hanno raggiunto il C3 a quota 7200 metri. Di qui, dopo un paio d’ore di riposo hanno attaccato l’ascesa alle ore 23, giungendo in vetta alle 7.45 ora locale nepalese.
«Contento del risultato, non scontato dopo l’infortunio del maggio 2020» si è detto Marco Camandona, raggiunto telefonicamente.
«Non era scontato riuscire a scalare a grandi livelli. Ci sono voluti molti mesi per il recupero ottimale, che è stato possibile grazie ai fantastici fisioterapisti che mi hanno seguito durante il lungo periodo di preparazione prima della spedizione» – ha commentato la guida alpina di Valgrisenche –
(re.aostanews.it)