Covid: l’infettivologa Magnani: ma quale sterilità! Dalla gente tante bestialità sul vaccino
Immunità di gregge vicina, ma la Valle d'Aosta resta al quartultimo posto per somministrazioni in rapporto alla popolazione
Vaccini: immunità di gregge vicina ma la Valle resta quartultima.
Con le 320 somministrazioni di vaccino di ieri, 27 settembre, salgono a 89.059 le prime dosi inoculate in Valle d’Aosta. Le seconde – ieri 158 – salgono a 81.715. Significa che per l’immunità di gregge mancano circa 1400 dosi.
Nonostante il traguardo sembra a portata di mano, la Valle d’Aosta resta al quartultimo posto in Italia per inoculazioni in rapporto alla popolazione. Numeri poco incoraggianti nella fascia 50-59 anni e per i ragazzi 12-17 anni.
«Proprio così –ammette al settimanale Gazzetta Matin l’infettivologa Carla Silvia Magnani, direttrice del reparto di Malattie infettive dell’ospedale parini di Aosta –: è ancora considerevole la fetta di adulti, forse perché non avvertono l’importanza e la responsabilità di vaccinarsi o forse per radicate convinzioni basate non so su quali informazioni scientifiche».
La dottoressa Magnani racconta di sentire «tanti luoghi comuni e falsità sui vaccini ai ragazzi minorenni pronunciate dai genitori. L’ultima bestialità è che nelle ragazzine, il vaccino porterebbe la sterilità. Non vedo tutta questa preoccupazione, in relazione ai primi rapporti sessuali rispetto alla clamidia ad esempio, infezione batterica, la più diffusa tra quelle sessualmente trasmissibili che è davvero prima causa di infertilità tra le giovanissime. Lo ripeto per la milionesima volta: la vaccinazione resta il fronte principale contro la diffusione del Covid e l’impatto sanitario e socio-economico che si porta dietro».
(Cinzia Timpano)