Calcio, le parole di Fabrizio Daidola dopo l’esonero: «Decisione senza un senso logico»
Il tecnico di Pino Torinese dice la sua a poche ore dall'ufficialità dell'interruzione del rapporto con gli orangerossoblu
«Una decisione senza un senso logico, per certi versi poco rispettosa». Così Fabrizio Daidola, poche ore dopo l’esonero dalla panchina del Pont Donnaz Hône Arnad Evançon. La svolta è arrivata dopo la sconfitta di Bra per 3-0. Al posto di Daidola, la società orangerossoblu ha richiamato Roberto Cretaz. In precedenza, il P.D.H.A.E. aveva vinto all’esordio contro il Sestri Levante e superato il Casale in Coppa Italia. Secondo il tecnico di Pino Torinese, questa è «una brutta figura di tutti, perché dopo due giornate la squadra aveva tre punti. Per dire, il Novara ne ha due».
Daidola: «Siamo al paradosso»
Una decisione che Daidola fatica a spiegare. «La partita contro il Bra è stata storta, sottotono, tutto quello che si vuole, ma mancano altre 36 giornate – puntualizza -. Si tratta di una sconfitta, come capiterà altre volte al P.D.H.A.E. di perdere in questa stagione. Se questo è il metro, mi aspetto che alla prossima battuta d’arresto mi richiamino. Siamo al paradosso».
Poi prosegue: «Siamo partiti in ritiro l’11 agosto, con sedici giocatori e altri arrivati alla spicciolata, fuori condizione. Si stava cercando di comporre un team credibile nel corso del campionato. Siamo solo alla fine di settembre, il campionato è lunghissimo. Mancano trentasei partite e più di cento punti da assegnare. Dal punto di vista sportivo, si tratta di una scelta priva di senso. È stato preso un allenatore con 600 panchine in carriera e qualche campionato vinto ed è stato esonerato dopo una sconfitta. Avessimo fatto otto punti in dieci giornate avrei capito. Così è una decisione fuori luogo e fuori tempo».
«Rapporti con la dirigenza ottimi»
Per il tecnico si è trattato di un fulmine a ciel sereno. «I rapporti con la dirigenza sono stati ottimi fino a quel momento. Ci sono stati momenti di confronto e ci siamo salutati in maniera civile, analizzando le dinamiche con le nostre divergenze – dice -. Non c’è stato un litigio, non c’è stato niente. Solo una partita storta. Una sconfitta che fa parte del natura percorso di crescita di una squadra nuova. Dopo 21 anni in panchina, fatico a capire una situazione del genere».
«Sono venuto qui con grande entusiasmo»
Daidola torna quindi al momento della firma con il P.D.H.A.E.: «Sono venuto qui con tanto entusiasmo, rifiutando anche proposte allettanti. Mi avessero detto all’inizio che alla prima sconfitta sarei stato esonerato, avrei scelto altro, serenamente. Non mi è stato permesso di fare il mio lavoro. Ringrazio pubblicamente Luca Cusano e Pino Pernice per il supporto che mi hanno dato all’interno della società nel risolvere le problematiche che si sono presentate».
«Non puoi neanche arrabbiarti, è talmente grottesco»
Il tecnico ex Bra conclude esternando nuovamente la propria incredulità: «È talmente grottesco che non puoi neanche arrabbiarti, è una barzelletta sportiva. Mi viene quasi da pensare di essere su Schezi a parte».
(Thomas Piccot)