Doues: parco giochi invaso da deiezioni canine, il sindaco: «Vergogna»
Lungo sfogo sui social del primo cittadino Manes: «Vi assicuro che ci si sente veramente un "escremento" quando all'apertura dell'anno scolastico ti fanno notare che il parco giochi è impraticabile»
«Questo è uno sfogo, perché vi assicuro che ci si sente veramente un “escremento” quando all’apertura dell’anno scolastico ti fanno notare che il parco giochi (pulito una settimana prima ndr) è impraticabile» a causa delle tante deiezioni canine presenti nell’erba. E’ quanto scrive il sindaco di Doues (e presidente del Celva), Franco Manes, in un lungo post pubblicato su Facebook e intitolato “Maleducazione e inciviltà a Doues”.
Nel testo il primo cittadino si chiede se «non bastano i cartelli che evidenziano che è vietato recarsi al parco giochi dei nostri bimbi con i cani» e nemmeno «i porta escrementi con annessi sacchetti» o «le ripetute e periodiche comunicazioni sulle regole da seguire per gli animali d’affezione?».
I fatti
Prima dell’inizio della scuola, il Comune aveva pulito il parco giochi utilizzato dai bimbi. Nemmeno una settimana dopo, però, il prato era di nuovo invaso da escrementi canini.
Il post
La vicenda è stata denunciata dal sindaco sui social. Nel testo, Manes fornisce un «promemoria». Si legge: «Inutile liberare i cani al mattino prima della partenza per recarsi al lavoro ad Aosta e poi depositarli in giardino o in casa sino al nostro ritorno. Consiglio: alzarsi 20 minuti prima».
Manes poi ricorda come sia «inutile affermare che sono i cani pastori che abbandonano le mandrie in quota e scendono a fare le “vasche” in paese durante la notte»; allo stesso modo, il primo cittadino invita a «evitare di mettere in mezzo i lupi».
Prosegue il post: «Serve rispetto, almeno nella vita reale, dato che sui social ci sentiamo tutti avvocati, medici, ingegneri, allevatori e allenatori…ma poi non abbiamo rispetto per la cosa pubblica, per la proprietà privata e per il nostro territorio».
Poi Manes conclude: «Questa non è una paternale, non me la posso permettere, ma uno sfogo. Direi che la delusione è enorme “carissimi noi tutti”. Questo non ve lo dice il sindaco ma le nostre bambine e i nostri bambini. Vergogniamoci tutti».
(f.d.)