Scuola, Valle d’Aosta: a Cogne la festa, ad Aosta la protesta di studenti e precari
Oggi, 13 settembre, in occasione dell'avvio dell'anno scolastico
Scuola, Valle d’Aosta: a Cogne la festa, ad Aosta la protesta. E’ quanto avvenuto oggi, 13 settembre, giorno di ritorno in classe.
Mentre a Cogne era in corso la prima delle due cerimonie di inaugurazione del nuovo anno scolastico (l’altra al “Manzetti” di Aosta alle 17), in piazza Deffeyes, davanti a palazzo regionale, questa mattina un insegnante e alcuni studenti hanno depositato al centro della piazza stessa alcuni quaderni contenenti delle riflessioni sulla precarizzazione dei lavoratori. Nel pomeriggio altri insegnanti con la segretaria Cisl Scuola, Alessia Demé hanno proseguito con la protesta.
Qui Aosta
«Penso che la precarizzazione del lavoro non sia solo un problema dei precari, ma un problema strutturale, un problema di tutti», scrive Marta, studentessa del Liceo Classico.
«Una protesta simbolica per manifestare il nostro disappunto per la mancanza di oltre 200 docenti il primo giorno di scuola – spiegano i manifestanti -. Gli insegnanti non sono ancora stati chiamati, non attingendo dalle graduatiorie; lo saranno bnei prossimi giorni».
Qui Cogne
Gli assessori regionali all’Istruzione, Luciano Caveri, e alla Cultura, Jean-Pierer Guichardaz con la sovrintendente agli studi, Marina Fey hanno inaugurato il nuovo anno scolastico questa mattina a Cogne, alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado del plesso di Cogne. Ad accoglierli sono stati il Sindaco del Comune di Cogne, Franco Allera, e la dirigente scolastica, Sonia D’Auria. Alla cerimonia ha presenziato anche l’Assessore ai Beni Culturali, Turismo, Sport e Commercio Jean-Pierre Guichardaz.
I bambini hanno accolto i presenti con brevi poesie e canti in italiano, francese ed inglese, alternando tamburate tipiche di Cogne, a testimonianza di una scuola che mantiene vive le tradizioni legate al territorio, ma che non è autoreferenziale e si apre all’Europa e al plurilinguismo”.
«La scuola del futuro in Valle d’Aosta manterrà le realtà di media montagna. Saranno necessari sforzi importanti ma le manterrà. La scuola è presenza, è trovarsi, è dialogare con gli insegnati e divertirsi con i compagni perché quelli sono i giorni della felicità bambina che ci ricorderemo da grandi. Stiamo andando, lentamente, verso la scuola post pandemica. Una situazione che ci porterà a sviluppare villaggi digitali anche per far fronte alle scelte stanziali di famiglie che decidono di spostare la propria residenza da una grande città ad un paese di montagna come è successo durante la lunga fase pandemica»
«La scuola sta attraversando un momento di profondo cambiamento – ha dichiarato la Sovraintende agli studi Marina Fey -. La ripartenza in presenza sarà l’occasione per i team docenti e i consigli di classe di lavorare secondo un approccio laboratoriale, per competenze, che superi la mera trasmissione di contenuti, per permettere ai nostri ragazzi, un domani, di essere cittadini consapevoli e attivi, in grado di contribuire alla creazione di una società migliore».
(l.m.)
(l.m.)