Scuola: mancano oltre 200 supplenti, il rientro in classe è a orario ridotto
Oggi, lunedì 13 settembre, è suonata la campanella dell'anno scolastico 2021-2022. Una settimana per entrare a regime. Protesta in piazza Deffeyes
Con oltre 200 insegnanti non ancora nominati dalla Graduatorie Regionali Supplenti, una popolazione scolastica vaccinata neppure per metà e l’eco della querelle sull’obbligo del green pass per il personale della scuola, esordisce oggi, lunedì 13 settembre, l’anno scolastico 2021/2022. Ne consegue che scuole medie e superiori avranno una prima settimana un po’ più light, con orario ridotto. Situazione certamente gradita ai ragazzi, un po’ meno alle famiglie, alle prese con la conciliazione dei tempi lavoro-famiglia e con gli orari del trasporto scolastico.
La situazione dovrebbe risolversi entro lunedì 20 settembre, con la conclusione delle nomine degli insegnanti.Ma non è finita: toccherà poi ai dirigenti scolastici ‘coprire’ eventuali posti vacanti attraverso le MAD, la messa a disposizione di personale fuori graduatoria che si propone in modo autonomo per la supplenza.
Intanto questa mattina, 13 settembre, rientro in classe per poco meno di 17 mila studenti, oltre a personale docente e non docente. Orario ridotto in alcuni istituti, dove l’ingresso è stato posticipato alle 8.50 e l’uscita anticipata alle 12.30.
Istituto Manzetti Aosta
Studenti in attesa di fare il rientro in classe poco prima delle 9 di questa mattina. Visi sorridenti, grandi abbracci e poi alla “chiamata” mascherina indossata.
«Sono davvero felice di tornare a scuola, di rivedere i miei compagni e speriamo proprio che le lezioni in presenza siano durature, non come l’anno scorso – commenta Marco, 17 anni -. Io ho fatto il vaccino, spero abbiano fatto altrettanto i miei compagni».
«Io vaccinata? Non ci penso neppure! – tuona Roberta, 17 anni -. Le regole imposte dalla scuola sono più che sufficienti per evitare rischi a tutti. Comunque, sono contenta di tornare a scuola e rivedere le mie amiche».
Sì al vaccino, no al Green pass
Infine un docente (prof. Bozzalla), che ci invia una nota: «sono preoccupato perché sembra mancare tra i professori un pensiero critico su quanto sta avvenendo. Io sono a favore del vaccino per gli adulti e ho fatto le mie due dosi, ma sono contrario al green pass come lasciapassare nelle scuole. Essendomi vaccinato mesi fa potrei essere portatore asintomatico del virus, ma col green pass posso accedere comunque a scuola. Impedire, quindi, ad un professore di entrare in aula, cioè ad una persona di andare a lavorare, non può essere una forma di tutela. Malgrado questa evidente contraddizione, la maggior parte dei professori è disposta ad accettare una direttiva così visibilmente imprecisa».
Viabilità
Con la ripresa della scuola, prime inevitabili code di auto in centro città, anche a causa di lavori in corso come in via Chambéry, ad Aosta. «Siamo esterrefatti – tuonano due commercianti della zona -. Come è possibile che questi lavori non siano ancora conclusi? Ogni volta che riprende la scuola il problema si ripete, eppure dovrebbero saperlo. Perché non lavorare anche sabato e domenica così da concludere?»
La protesta
Questa mattina, un insegnante e alcuni studenti in segno di protesta hanno depositato alcuni quaderni al centri di piazza Deffeyes, davanti a palazzo regionale.
(l.m.)