Scuola: respinti insegnanti senza green pass; l’assessore: «la Regione farà rispettare l’obbligo»
Questa mattina, un docente della Fondazione per la formazione professionale e turistica di Châtillon ha prodotto una sorta di anticipazione, riconoscendosi del Comitato Educazione e Libertà Valle d'Aosta; episodio analogo nei giorni scorsi al Manzetti di Aosta.
Scuola: respinti insegnanti senza green pass; l’assessore: «la Regione farà rispettare l’obbligo».
Lo ha ribadito stamane l’assessore all’Istruzione, Università, Politiche Giovanili e Affari Europei e partecipate Luciano Caveri, dopo che alla Fondazione per la formazione professionale e turistica di Châtillon un insegnante si è presentato esibendo una sorta di autocertificazione già anticipata alle istituzioni dell’avvocato Frassy che rappresenta il neonato Comitato Educazione e Libertà.
L’insegnante è stato respinto.
Analogo fatto è avvenuto nei giorni scorsi all’Isit Manzetti di Aosta, dove la dirigente scolastica ha chiamato le Forze dell’Ordine.
«La Regione farà rispettare nella scuola l’obbligo del Green Pass, lo dico con chiarezza.
Ci sono stati insegnanti – commenta l’assessore – che si sono presentati nelle scuole senza il green pass, producendo una sorta di autocertificazione già anticipata alle istituzioni dall’avvocato Dario Frassy, portavoce degli insegnanti “no green pass”, insieme con l’assurda richiesta di disapplicare nel territorio valdostano le disposizioni nazionali in materia.
Si tratta di tentativi fantasiosi e giuridicamente illegittimi di aggirare le norme in vigore».
Precisa l’assessore Caveri: «la Regione agirà in tutte le sedi necessarie al fine di tutelare la salute pubblica e il diritto allo studio, messo in pericolo da iniziative parentali, la cui legittimità è tutta da verificare».
La Regione appoggia la linea del rigore del Presidente Mattarella.
L’amministrazione regionale condivide il pensiero espresso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Pavia.
«Concordiamo in toto con la linea del rigore indicata dal Presidente Mattarella e riteniamo che, dopo un anno di dad, gli insegnanti che non si vogliono vaccinare, o contestano l’alternativa del tampone obbligatorio ogni 48 ore, non abbiano a cuore né la scuola né i propri studenti e le loro famiglie che meritano di poter tornare alla normalità.
Ringrazio i dirigenti scolastici per il duro lavoro che stanno compiendo e le forze dell’ordine che hanno dovuto intervenire sui singoli episodi verificatisi in questi giorni».
(re.aostanews.it)