Aosta, incuria del verde, Nuti accusa: «Ereditato situazione deficitaria»
Tante le segnalazioni: dopo via Festaz, anche i cartelli appesi sulle panchine di viale della Pace
Incuria del verde e degrado, il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, punta il dito sull’eredità ricevuta dalle passate amministrazioni.
Le polemiche in materia non sono mai mancate e in ultimo sono arrivate dalla petizione avviata dagli abitanti di via Festaz, e presto allargata a tutto il centro storico, ma anche da quelli di viale della Pace, dove le panchine del parco sono state “decorate” con un cartello (vedi foto) che denuncia la mancanza di cura della zona, mitigata dal provvidenziale intervento dei cittadini per non far morire tutto il verde.
Il sindaco
Ecco, il verde, un immancabile cruccio per le amministrazioni aostane e sul quale il sindaco Gianni Nuti pone l’accento attraverso un comunicato, gettando anche la croce sulle amministrazioni passate.
«Siamo perfettamente consapevoli che la manutenzione del verde di Aosta presenta delle criticità elevate, e non intendiamo né nascondere una realtà che è sotto gli occhi di tutti i cittadini né tantomeno mistificarla – sottolinea il primo cittadino -. Purtroppo questa Giunta ha ereditato una situazione particolarmente deficitaria, frutto della sempre maggiore contrazione delle risorse disponibili avvenuta negli anni passati, e nonostante le misure messe in capo fin dal nostro insediamento non è possibile pensare di poter invertire l’attuale stato delle cose in pochi giorni o in poche settimane».
Mentre ricorda come il nuovo appalto, con il doppio delle risorse, «è partito solo a luglio, dopo due proroghe tecniche», Nuti evidenzia anche come non si sia potuto «intervenire in maniera più significativa sulla costruzione del bando», praticamente già pronto.
Il futuro
Il primo cittadino prova a dare rassicurazioni per il futuro.
«Vogliamo migliorare e risolvere questo aspetto così delicato e importante nella percezione dei cittadini e dei visitatori – promette Gianni Nuti -, soprattutto per una città che vuole basare il suo sviluppo economico sempre più sul turismo e sulle attività collegate».
Questo potrebbe accadere grazie alla nomina di «due direttori di esecuzione del contratto con il compito di monitorare l’andamento del servizio e di segnalare le situazioni di maggiore criticità», dai quali, peraltro, sono già arrivati «diversi ordini di servizio alla ditta romana che si è aggiudicata l’appalto».
I problemi
I problemi non finirebbero qui, perché secondo il primo cittadino «l’osservazione condotta dagli uffici» avrebbe fatto emergere «problemi di entità grave che risalgono a (diversi) anni precedenti», con impianti di irrigazione «inservibili», centraline «trafugate» e aree «difficilmente fruibili» a causa anche delle «deiezioni canine».
Il sindaco ricorda come il Comune abbia cercato di «intervenire nelle zone che necessitavano di maggiore urgenza», con «buona reattività» da parte delle ditte coinvolte, in particolare, «nella zona Ovest di via Festaz e nell’area adiacente alla Torre del lebbroso».
Gianni Nuti ricorda anche gli interventi di abbellimento in piazza Chanoux, centro storico, Quartiere Cogne e via Elter e promette nuovamente.
«L’auspicio è di riuscire a invertire la rotta e tornare quanto prima ad avere una città con un verde curato e rigoglioso. Non basterà una settimana, ci vorranno alcune stagioni, ma siamo certi di poter raggiungere l’obiettivo».
(al.bi.)