Lutto: Jovençan e Gressan hanno dato l’addio a Sandro Pepellin e Velio Dal Dosso
Nell'omelia don Ottin ha ricordato la stima e la fiducia che legava i due, morti martedì 24 agosto schiacciati da una lastra di cemneto
Lutto: Jovençan e Gressan hanno dato l’addio a Sandro Pepellin e Velio Dal Dosso. Un lungo serpentone umano ha sfilato davanti alle due bare allineate sul sagrato della chiesa parrocchiale di Jovençan per rendere, nel pomeriggio di oggi, alle 14.30, l’ultimo omaggio a Sandro Pepellin e Velio Dal Dosso, uniti nel lavoro e nella morte. Identiche le bare e identici i bouquet di fiori a coprirle uno rosso e l’altro bianco. A presenziare all’ultimo saluto, in segno di riconoscenza e stima, anche don Stefano Cerri arrivato da Pavia al quale i due avevano ristrutturato la casa Stella Alpina di Valgrisenche.
L’imprenditore e il suo operaio, amico fraterno, hanno perso la vita travolti dal una lastra di cemento compresso martedì 24 agosto.
Le parole di conforto
«Siamo qui con il cuore in gola accanto a questi nostri due fratelli che ci hanno lasciati in maniera inattesa. Possiamo, e dobbiamo, stringerci attorno alle famiglie ma voi sapete che siamo piccoli, poveri e incapaci, e le nostre parole possono solo dare un piccolo conforto. Solo il Signore, in tutto questo, può avere parole di vita e solo Lui può consolare il nostro cammino». Sono le parole di don Michele Ottin nell’accogliere i due feretri nel cimitero dove è stata celebrata la funzione religiosa. Ha aggiunto: «Abbiamo tanti ricordi di loro, tanti dialoghi, tante cose belle e tante decisioni. In questi momenti è sempre duro, però dovremo anche avere il coraggio di sapere dire grazie al Signore per tutte le cose belle che abbiamo potuto condividere lungo il cammino. Tutti noi abbiamo i nostri spigoli anche questi vogliamo mettere davanti al Signore affinché ci perdoni e consoli».
L’omelia
Nell’omelia don Ottin ha parlato di «tragico evento che evoca le parole di Blaise Pascal – un giorno dovremo morire e questa è l’unica certezza che abbiamo, diceva, ma quando questa certezza giunge è sempre inaspettata -. Basta un banale incidente, una piccola distrazione, una sottovalutazione e consegniamo il nostro cammino. Dobbiamo moltiplicare le nostre attenzioni, il valore che il Dio creatore ha messo in noi è qualcosa di estremamente grande che non dobbiamo buttare via. A volte facciamo le cose un po’ alla leggera e rischiamo di metterci in pericolo nel nostro cammino. A volte siamo anche un po’ presuntuosi. La vita è un dono enorme che ci viene affidata perché noi possiamo costruire ciò che Dio ci ha consegnato. Certamente come impresa hanno costruito tante cose belle, tante case, hanno condiviso tanti momenti, la fiducia reciproca. Velio è dall’età di 14 anni che lavorava con Sandro. Ma le nostre costruzioni durano un tempo, un piccolo tempo. La vera costruzione è quella che ci prepara il Signore: l’abitazione eterna».
(danila chenal)