Cosimo Zappelli: l’uomo che portò il medico ad alta quota, una mostra a La Salle
Alla guida alpina, infermiere, scrittore e fotografo Cosimo Zappelli il Comune di La Salle dedica una mostra fotografica e intitolerà il nuovo bivacco al Plan de l'Arolla di Promoud
Cosimo Zappelli: l’uomo che portò il medico ad alta quota, una mostra a La Salle.
Alla guida alpina, infermiere, scrittore e fotografo Cosimo Zappelli il Comune di La Salle dedica una mostra fotografica e intitolerà il nuovo bivacco al Plan de l’Arolla di Promoud.
Guida alpina, infermiere, scrittore, fotografo: Cosimo Zappelli fu questo e molto altro.
A poche settimane dal trentunesimo anniversario della sua prematura scomparsa – avvenuta l’8 settembre 1990 sul Pic Gamba, nel massiccio del Bianco – il comune di La Salle ha deciso di dedicargli una mostra che mediante reperti, fotografie e articoli di giornale ripercorre la vita e racconta le quattro anime di Zappelli.
La mostra, inaugurata il 14 agosto a Maison Gerboiller, è stata introdotta dalla lettura di alcuni brani tratti dal celebre libro di Zappelli Una ragione di vita, che è anche il titolo scelto per l’esposizione.
«Un grande grazie da parte mia e della mia famiglia al comune di La Salle – ha detto Marco Zappelli, figlio di Cosimo e anch’egli guida alpina – Quando sono stato contattato dal comune per questa iniziativa sono rimasto molto sorpreso, ma contento: a trenta anni dalla morte di mio padre, è il primo riconoscimento che gli viene tributato».
Per ricordare la figura di Zappelli è intervenuto Oscar Taiola, che con lui ha collaborato nel soccorso alpino: «Cosimo prima che tecnico del soccorso era un infermiere e le sue conoscenze in campo medico ci hanno fatto fare grossi passi avanti: prima l’obiettivo era portare il paziente dal medico; poi, grazie anche ai suoi suggerimenti, il paradigma si è invertito, e l’obiettivo diventato portare il medico in alta quota».
«Ancora, a Cosimo dobbiamo la messa a punto di alcuni sistemi che hanno reso più agevole la discesa delle barelle».
La mostra è stata curata dalla fotografa e pubblicitaria Ada Brunazzi, in collaborazione con la famiglia Zappelli: «Si tratta di una mostra fotografica, ma non solo, vuole ricordare tutti gli aspetti di Cosimo Zappelli: abbiamo scelto alcuni articoli di giornale, che permettono di farci capire come era visto all’epoca il personaggio, e alcuni oggetti a vario titolo riconducibili a Zappelli. Abbiamo potuto attingere da un repertorio sconfinato».
A Maison Gerboiller sono esposte diverse foto scattate da Zappelli durante le sue spedizioni in giro per l’Italia e per il mondo: Cina, Kenya ed Everest, solo per citarne alcuni.
Accanto poi ai pannelli che ripercorrono vita e carriera di Zappelli, sono stati posti diversi articoli di giornale relativi alle ascese compiute con Bonatti e Bertone, una vasta selezione di libri e guide scritti da Zappelli e alcuni oggetti, tra cui uno zaino, progettato dall’alpinista.
La mostra è stato il primo appuntamento di un ciclo di eventi che culminerà i primi di settembre con l’inaugurazione del bivacco realizzato dal comune di La Salle al Plan de l’Arolla – Promoud, intitolato proprio a Cosimo Zappelli, e che già dal 13 settembre ospiterà una delle basi vita del Tor de Geants.
(samuele belfrond)