Spazi d’Ascolto, Giuseppe Cederna apre il festival del Castello di Introd
Da questa sera, mercoledì 18 agosto, fino a sabato 21, il giardino del Castello ospita il Festival Spazi d'Ascolto
Spazi d’Ascolto, Giuseppe Cederna apre il festival del Castello di Introd.
Da questa sera, mercoledì 18 agosto, fino a sabato 21, il giardino del Castello ospita il Festival Spazi d’Ascolto.
Facendo appello ancora una volta alla nostra facoltà di ascoltare, «di ascoltare l’altro, di ascoltare noi stessi, di proporre e condividere Spazi d’Ascolto, luoghi pensati per ristorare, non solo banalmente le orecchie, ma attraverso esse, gli spiriti», come scrive il direttore artistico Enrico Montrosset, torna il Festival del Castello d’Introd.
«L’edizione 2021 del Festival Spazi d’Ascolto, forte del cammino fin qui intrapreso, continuerà a sondare percorsi sonori e a condividerli con gli spettatori, restituendoli responsabilmente agli spettatori, giacché il suono è pubblico, il suono è un bene comune, del quale è necessario avere cura» conclude Montrosset nella sua introduzione al programma.
Il programma
Spazi d’Ascolto aprirà la sua 14ª edizione questa sera, mercoledì 18 agosto, con un artista d’eccezione: Giuseppe Cederna, attore, scrittore, viaggiatore, figlio e nipote di scrittori, politici, giornalisti. Molti ricorderanno il suo Antonio Farina, il timido soldato di Mediterraneo (Premio Oscar di Gabriele Salvatores) innamorato della prostituta Vassilissa.
Cederna propone La cortesia dei non vedenti, la storia di un piccolo miracolo di partecipazione umana e teatrale. L’attore si interroga su cosa debba succedere nelle nostre vite perché qualcosa di quello che viviamo ci tocchi così profondamente da lasciare un’impronta e diventare parte di noi. Uno spettacolo nudo, asciutto, vuoto, uno spettacolo di ascolto in termini assoluti.
Giovedì 19, alle 17.30, incontro con il politologo francese Gilles Kepel su Il mediterraneo nel caos pandemico. Geopolitica, migrazioni, terrorismo, a moderare l’incontro Gilles Gressani, presidente del Groupe d’études géopolitiques dell’École normale supérieure.
Alle 21.15 continua la collaborazione con il Teatro dal Mondo che porterà a Introd l’Odissea di Valeriano Gialli. L’attore e regista Gialli racconta l’Odissea come un libro di avventure meravigliose e ne recita alcuni brani fra i più singolari: Telemaco, Calipso, Lestrigoni, Eolo, Circe, Le vacche del sole, L’eccidio delle ancelle…
Venerdì 20 doppio appuntamento con la presentazione pomeridiana di Geni nell’ombra di Debora Serra e Milly Barba, nell’ambito dei Déjeuner sur l’herbe dell’associazione Solal, mentre alle 21.15 Marcello Fois e Gavino Murgia porteranno in scena L’infinito non finire. Fois è una voce tagliente di una lucidità di cui necessitiamo, Murgia è uno di quei musicisti che da solo riesce a tirar fuori un mondo di suoni.
Sabato 21 appuntamento pomeridiano, alle 17.30, con il Circo Carpa Diem in Doppio Zero, uno spettacolo per i bambini, ma una storia d’amore che strizza l’occhio agli adulti.
Il festival terminerà con la performance OT-E dell’associazione culturale Otolab, sempre sabato, alle 21.45, per aspettare il buio più totale; una live audiovisual performance nata durante il lockdown del 2020 che abbina due tipi di esplorazione. Sul piano visivo, un flusso magmatico e organico accompagna l’audio con pulsazioni stroboscopiche e induce lo spettatore a sperimentare un’illusione pareidolitica. Sul piano musicale e sonoro il live persegue un’evoluzione delle sonorità e delle ritmiche Detroit electro in una modalità rutilante e stratificata in continuo addensamento e rarefazione.
Ogni serata si concluderà con ‘round midnight, tisane o genépy nel parco del castello insieme agli artisti.
In caso di maltempo gli spettacoli, per gentile concessione della famiglia Fusinaz, saranno adattati agli spazi della cascina l’Ola, a pochi metri dalla biglietteria.
È fortemente consigliata la prenotazione.
La biglietteria aprirà alle 20 e i cancelli alle 20.45. Ingresso 10 euro, ridotto 5.
Programma e i dettagli su festivalintrod.it.
(erika david)