Ayas: stralciata la strada di penetrazione di Champoluc, rispunta l’ipotesi tunnel
L'ultimo Consiglio comunale di Ayas con questa giunta Brunod ha esaminato oggi le 23 osservazioni, firmate da oltre 200 persone, arrivate al progetto della nuova viabilità
Ayas: stralciata la strada di penetrazione di Champoluc, rispunta l’ipotesi tunnel.
L’ultimo Consiglio comunale di Ayas con questa giunta Brunod ha esaminato oggi le 23 osservazioni, firmate da oltre 200 persone, arrivate al progetto della nuova viabilità.
Troppa carne al fuoco e discorso troppo delicato per approvarlo a fine legislatura, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alex Brunod ha deciso di stralciare il progetto della nuova viabilità in centro a Champoluc, mantenendo prioritaria la parte di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico.
Le proposte del sindaco
In apertura dell’ultima seduta del Consiglio comunale, riunitasi questo pomeriggio, mercoledì 4 agosto, il sindaco Brunod ha avanzato alcune proposte all’assemblea, «a seguito dell’esame svolto in maniera dettagliata ed approfondita delle osservazioni presentate».
In particolare il sindaco propone:
- di non proseguire per ora alla realizzazione dei tratti denominati “tratto centro” e “tratto monte”
- di eliminare dal tratto denominato “tratto valle” la ripavimentazione del tratto finale di Route Ramey
- di confermare la realizzazione del tratto denominato “tratto valle” nell’importo lavori previsto di 6.561.659,83 euro, con l’utilizzo della somma derivante dall’eliminazione dei lavori di cui al punto precedente ammontante a circa 600.000,00 euro per gli interventi di sistemazione del torrente Evançon
- di riservarsi nei prossimi mesi l’affidamento di un incarico professionale per l’analisi nei contenuti economici dei progetti già a disposizione di questo Comune riguardanti la realizzazione di un tunnel
- di incaricare gli stessi professionisti del progetto ora all’esame de Consiglio, della redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica (p.f.t.e. ) del progetto definitivo e di quello esecutivo riguardante la sistemazione del torrente Evançon nel tratto a valle, a partire dalle opere previste nel tratto denominato “tratto valle” fino alla presa della centrale elettrica denominata “Amponey” per una lunghezza di circa 700 metri per una spesa stimata di lavori di 3.500.000,00 euro ; resta inteso che tale incarico sarà fattibile se i professionisti saranno d’accordo a rispettare i limiti di legge che permettono un ampliamento economico nel limite del 50 % dell’incarico iniziale, già comprensivo dell’aggiornamento già assunto per il progetto preliminare
- di richiedere alla Regione di approvare, nell’ambito dell’intesa stipulata, il progetto come modificato alla luce dei punti precedenti ed alla luce delle osservazioni che verranno accolte stasera
- di richiedere alla Regione la stipula di una seconda intesa per i lavori sul torrente Evançon nel nuovo tratto a valle come precedentemente descritto
- di confermare la validità dei calcoli sottesi alla determinazione delle sezioni idrauliche del torrente Evançon
Le osservazioni
Con questa premessa il Consiglio comunale ha poi esaminato nel dettaglio le 23 osservazioni al progetto.
Accolte con l’impegno di limitare al minimo possibile il rialzo del manto stradale e la richiesta ai privati di farsi carico della ripavimentazione della loro proprietà con lo stesso materiale dei nuovi spazi pubblici (piazza e marciapiede), le osservazioni che sollevano criticità per l’accesso ai propri fondi.
Respinte quelle che criticano il progetto in generale o che ipotizzano presunte criticità idrauliche «prive di ogni fondamento tecnico – dice il sindaco – perché il torrente sarà in grado di smaltire la portata duecentennale», accolte per essere tenute in considerazione in una fase successiva quando si tornerà a ragionare sulla parte stralciate, quelle che entravano nel dettaglio sulla nuova viabilità.
La famosa osservazione numero 11, sottoscritta da 191 persone, che chiede la rivalutazione del progetto, mette in evidenza l’importanza della messa in sicurezza a valle, della nuova piazza e chiede di aspettare per procedere, valutando altre alternative alla strada di penetrazione, come per esempio un piccolo tunnel, è stata accolta.
Il progetto
Il progetto di sistemazione idraulica del centro paese è firmato dal Neostudio Arcitetti associati di Genova, vincitore del concorso di progettazione insieme a un raggruppamento temporaneo di altri professionisti.
L’architetta Eleonora Burlando aveva già spiegato in fase di pubblicazione del progetto che «La parte centrale del progetto e la prima che sarà affrontata riguarda la modellazione dell’alveo del torrente Evançon e dei suoi immissari Mascognaz e Cuneaz. Lo studio è articolato su più lotti per risolvere prima di tutto le criticità impellenti e via via andare a completare con le altre fasi che riguardano anche la nuova viabilità».
Oltre alla sistemazione idraulica i principi cardine del progetto sono diversi e sono destinati a cambiare il volto di Champoluc:
Migliorare la viabilità interna della frazione, creando una viabilità alternativa a Route Ramey, che potrà essere pedonalizzata,per chi intende by passare il centro per proseguire verso le frazioni di Frachey e Saint Jacques,migliorando sensibilmente la vivibilità del centro con la creazione di un nuovo posteggio alberato da 140 auto e 5 pulmann.
Riorganizzare la viabilità carrabile complessiva del tratto valle con nuovo tracciato auto dato dallo spostamento degli argini. Valorizzare i percorsi pedonali introducendo nuovi percorsi di “cucitura” del centro con il tessuto urbano e tra le due sponde.
Migliorare la vivibilità del centro con l’ampliamento (raddoppio dell’area) e il ridisegno complessivo di Piazza Dondeynaz con sedute, fontane, spazi per eventi e la possibilità, flessibile ad esempio sulle esigenze stagionali, di gestire Route Rame ycome strada ZTL.
Preservare il paesaggio naturale che connota la sponda destra,mantenendo e valorizzando la passeggiata pedonale che corre lungo l’Evancon e i servizi sportivi e ludici già presenti. La nuova viabilità prevede un anello ripartendo i due flussi della strada regionale SR45 su due carreggiate distinte a unico senso di marcia, collegate tra loro tramite una rotonda a valle prima della piazza e una a monte in prossimità del PlanVilly e della prosecuzione verso Frachey.
Solo in corrispondenza della piazza e di Rue des Guides il transito avviene a doppiosenso di marcia, su strade esistenti.
Il progetto ridisegna inoltre Place Recteur Dondeynaz rimuovendo l’aiuola centrale esistente per estendere la piazza fin sopra il torrente che in questo tratto viene deviato rispetto all’attuale tracciato e per un tratto coperto a favore della creazione di uno spiazzo molto più grande allestito con una serie di sedute e fontane posizionate in modo da proteggere lo spazio pedonale rispetto a quello veicolare.
L’obiettivo delle opere di natura idraulica, proposte per il torrente Evancon, è garantire la capacità di deflusso, riducendo di conseguenza il rischio di inondazione del centro abitato. Si attuerà un allargamento a 10 m della sezione idraulica per quasi tutto il centro cittadino. L’alveo sarà dunque risagomato le sponde saranno rivestite in pietrame inoltre, in corrispondenza dell’ingresso del torrente sotto la piastra della nuova Piazza, saranno rese lisce le pareti con la sola parete in calcestruzzo. Dato l’abbassamento del greto si è resa necessaria una riprofilatura dell’intero fondo del letto in modo da velocizzare la portata attraverso pendenze maggiori.Le scelte progettuali, sono state verificate mediante una modellazione idraulica e concordate con l’amministrazione regionale e oggetto di un’intesa.
«Il costo totale dei lavori – aveva precisato l’architetta Burlando – è di circa 13 milioni 500 mila euro che sommati a oneri vari arrivano a 19 milioni 400 mila euro circa».
Il finanziamento ancora da discutere con l’amministrazione regionale.
(erika david)