Aosta: piazza San Francesco e Repubblica in ztl e senza parcheggi, il PGTU infiamma il Consiglio
Minoranza all'attacco sui cambiamenti previsti dal piano generale del traffico urbano: «Così si uccide il commercio»
Eliminazione dei parcheggi e inserimento nella zona ztl di piazza San Francesco e piazza della Repubblica, è già polemica.
Scalda gli animi il possibile futuro della viabilità aostana, approdata nel consiglio comunale attraverso le iniziative della Lega, che ha passato al setaccio le modifiche al PGTU (Piano generale del traffico urbano), che saranno pubblicate dal 16 agosto in variazione della pubblicazione risalente al 2011.
Le mozioni
Facendo riferimento proprio al piano generale del traffico urbano, la consigliera del Carroccio, Sylvie Spirli, punta il dito sull’inserimento di piazza San Francesco e piazza della Repubblica all’interno della ztl, con tanto di “cancellazione” dei parcheggi.
«All’interno dell’aggiornamento è previsto l’ampliamento della zona ZTL che include anche Piazza San Francesco, area fortemente frequentata soprattutto durante il periodo scolastico per via della presenze della scuola primaria e secondaria di primo grado» sottolinea Spirli, che poi sposta l’attenzione su piazza della Repubblica.
«Abbiamo visto che è prevista anche l’attivazione di un’area pedonale sul lato sud di piazza della Repubblica – dice la consigliera -, con tanto di chiusura dell’ampia zona di parcheggio».
E questo, secondo Spirli, avverrà «nel breve periodo, mentre la riqualificazione della stessa avverrà nel medio periodo».
E qui Spirli evidenzia delle criticità.
«Temiamo che piazza della Repubblica faccia la fine dell’Arco d’Augusto, dove gli intendimenti si sono scontrati con la mancanza di fondi, lasciando una piazza piena d’asfalto – esclama -. Per questo e per piazza San Francesco avete chiesto a cittadini e commercianti del centro cosa ne pensano? Avete deciso di ammazzare il commercio al dettaglio».
La minoranza
Parla di «modelli da computer applicati in una realtà completamente diversa» il consigliere della Lega, Sergio Togni.
«Chi si occupa del piano del traffico dovrebbe essere fruitore delle strade» spiega Togni, che punta il dito su «tantissimi episodi assurdi che creano inquinamento» e sui tanti «tir che ogni mattina arrivano e partono dall’area della Cogne».
Poi punta il dito. «Per le due piazze, se ci sono un concorso di idee e un progetto si ha una piazza, altrimenti ci saranno degli slarghi e a quel punto è meglio lasciare le macchine».
Salutiamo il commercio
Ironizza Eleonora Baccini, consigliera di Rinascimento VdA.«Oggi salutiamo l’Aosta commerciale e turistica – attacca Baccini -. Salutiamo due dei più importanti parcheggi della città e la gente cosa farà per comprarsi un paio di scarpe? I chilometri? Prenderà le navette? Mi spiace vedere che la Giunta, dopo tutti i danni della pandemia, continui a bastonare i commercianti, togliendo parcheggi e aumentando le tariffe».
Il capogruppo di Rinascimento, Giovanni Girardini, parla di «interventi senza essere preparati e senza una logica di legame – dice -. Togliere parcheggi senza rivedere il servizio pubblico e creare alternative sarebbe devastante dal punto di vista commerciale. Servirebbero confronti con le associazioni di categoria».
La maggioranza
Ribatte colpo su colpo la maggioranza, che ha poi deciso di respingere le due mozioni.«Il PGTU è un documento di pianificazione che definisce l’idea della città in movimento – spiega l’assessore alla Mobilità, Loris Sartore -. Lo scopo è ottenere un miglioramento di circolazione, sicurezza stradale e la riduzione dell’inquinamento. Sono degli indirizzi, non delle prescrizioni e la tempistica di attuazione è tra i due i cinque anni a seconda dei tempi di realizzazione delle varie opere».
In una città in cui «i valori di Pm10 sono assimilabili a quelli di Roma», Sartore ricorda la volontà di «ridurre il traffico veicolare» e che la genesi delle idee su piazza San Francesco e piazza delle Repubblica «risalgono al 2011».
Per la piazza alle spalle del municipio, Sartore evidenzia come sia «un cul de sac, centralissimo» e auspica «l’inclusione nella ztl», con eventuali valutazioni «per l’accesso delle scuole».
Per piazza della Repubblica, invece, evidenzia come le «tempistiche non sono stringenti», ma seguiranno la modifica del «senso di marcia tra via Monte Vodice e via Giorgio Elter», cui seguirà «la riqualificazione, non abbiamo intenzione di svuotare la piazza e basta».
Ricordato che a breve apriranno i parcheggi con 208 posti nella zona dell’ex Testafochi, l’assessore chiude. «Il piano fatto da esperti e soloni risale al 2009, quando Giordano era in Giunta ed è stato approvato nel 2011 con Giordano sindaco – chiosa -. Non viene stravolto, si seguono solo le linee guida».
Tranquillizziamo tutti
Gli dà manforte l’assessore alla Gestione del territorio, Corrado Cometto.
«Voglio tranquillizzare tutti – dice -. Stiamo approvando lo strumento che guiderà le scelte nella città di Aosta. Prima della progettazione, però, bisogna capire dove si vuole andare; se andiamo nella libertà totale non ne usciamo».
E chiosa.
«Stiamo parlando dello strumento pianificatorio del traffico su cui tutti i progetti verranno fatti – conclude -. I riferimenti al commercio sono scorretti, non vogliamo creare ulteriori problemi ai negozianti».
Conferma che la riqualificazione urbana «sarà oggetto di confronto» il sindaco Gianni Nuti, che ricorda l’esistenza del «tavolo di lavoro».
«La città muore se si pedonalizza? Mi pare in contrasto con molti vostri programmi elettorali – ironizza -. Se fatto nei tempi giusti, il processo ha un ottimo effetto. Ricordo, poi, che andremo a recuperare anche il parcheggio di via Liconi: Aosta ha un centro di 1.2 chilometri e questo è compatibile con una città moderna. Ovviamente faremo degli errori, anticiperemo delle scelte, ma poi la vera partita sarà quella di animare il tratto pedonalizzato».
La chiusura
La chiosa va al consigliere del Carroccio, Bruno Giordano, chiamato direttamente in causa.
«Allora sarò io il responsabile per aver aderito a obblighi di legge – attacca -, anche se chi all’epoca si opponeva strenuamente in minoranza (Sartore ndr.) oggi fa l’assessore. C’è un equivoco di fondo, perché all’epoca si parlava di un accordo di programma che prevedeva anche un sotterraneo sotto piazza della Repubblica, esteso fino a via Festaz» e per il quale sono mancati poi i fondi.
E riporta a galla un suo cavallo di battaglia.
«Chiamatelo come volete (il riferimento è al People Mover ndr.) – esclama Giordano -, ma ci vorrebbe un sistema sotterraneo di scale mobili. Ha suscitato l’ilarità di tutti, ma è un modo intelligente per tenere le auto lontane dal centro cittadino, dando una possibilità di movimento adatta a tutti, visto che ad Aosta, per necessità o divertimento ci vengono proprio tutti».
E chiude. «Abbiamo solo due fasce orarie che creano imbuto, forse sarebbe il caso di agire sugli orari di ingresso e uscita da uffici e scuole».
(al.bi.)