Perché i calciatori vengono pagati così tanto
Perché i calciatori vengono pagati così tanto?
I calciatori – almeno quelli delle massime serie – ormai si sa, sono pagati profumatamente per le loro prestazioni. Un simile stipendio così elevato è giustificato unicamente dal fatto che attorno alle società sportive ruota un giro d’affari sempre più alto.
Che sia per effetto della globalizzazione o del progresso tecnologico come ad esempio il mercato delle pay TV, una cosa è certa: il calcio ormai è diventato non solo lo sport più popolare del mondo, ma anche il più profittevole.
La domanda dunque sorge spontanea: perché gli stipendi della Serie A sono così alti? Sicuramente tra i fattori che incidono vi è l’incredibile popolarità del calcio. Si stima infatti che solo in Italia più di 20 milioni di persone si interessano a tale sport sia direttamente assistendo alle partite dagli spalti dello stadio, che dal divano di casa. È proprio quest’ultima fetta di pubblico che è la più cospicua, tanto che ha portato Mediaset per le stagioni dal 2015 al 2018 ad acquisire i diritti per trasmettere la Champions League investendo ben 700 milioni di euro.
Gli stipendi
Va da sé quindi che il mondo del calcio è un’industria vera e propria che muove un giro di affari davvero enorme e di contro, compensano i calciatori in modo proporzionale. Infatti, è possibile notare come i compensi dei giocatori di Serie A siano molto più elevati di quelli delle Serie minori: in Serie D ad esempio, gli stipendi si attestano su un massimo di 2500 euro netti mensili.
Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica. Ammesso che un alto compenso mensile di un calciatore medio sia decisamente alto rispetto alla media degli stipendi nel Belpaese, è anche vero che la professione di calciatore può durare in media tra i 15 e i 20 anni, ma talvolta si ferma anche prima a causa di infortuni e in questi casi, i calciatori costretti ad appendere gli scarpini al chiodo devono trovarsi un nuovo impiego, non sempre inerente al mondo del calcio.
Se da una parte quindi ci sono i calciatori “nella media”, dall’altra ci sono i grandi campioni, quelli costantemente nel mirino delle grandi squadre, acquistati a peso d’oro nelle varie sessioni di calciomercato.
Le società infatti sono talvolta disposte addirittura a indebitarsi per ottenere giocatori di talento e tutto perché una rosa di successo guadagnerebbe sicuramente di più dai diritti di trasmissione, dal merchandising e dalla vendita dei biglietti delle partite. Per accaparrarsi il miglior giocatore sul mercato le società offrono cifre da capogiro, traducendosi così in stipendi stellari per il campione.
Salario e performance
Perché nelle serie minori gli stipendi dunque tendono a calare? Perché c’è una maggiore offerta di calciatori e questi ultimi non raggiungono le performance calcistiche dei colleghi più ambiti. Di conseguenza, portano meno introiti per le società, traducendosi così in stipendi commisurati.
Di fronte agli stipendi da capogiro di tanti campioni nel mondo del calcio, si sono mosse molte critiche a riguardo, specialmente pensando alla crisi economica e alla difficoltà di trovare oggigiorno un impiego sicuro e una stabilità.
Eppure, tale ragionamento non è poi diverso da quello che viene applicato normalmente per ogni impiego lavorativo. Lo stipendio per alcuni lavori viene infatti deciso in base alle competenze e all’esperienza del lavoratore. In questo senso, così come per la Serie A, ad esempio, trovare le persone adatte per un determinato ruolo è difficile: la domanda è molto alta – molte aziende ricercano una figura con determinate competenze ed esperienza – mentre l’offerta è scarsa – vi sono poche persone che possiedono i requisiti giusti. La conseguenza diretta è uno stipendio decisamente alto, frutto della competizione delle varie aziende per accaparrarsi il miglior candidato.
Così come questo esempio nel mondo lavorativo può essere calzante per figure manageriali di massimo rilievo all’interno di un’azienda, così gli stipendi di Serie A possono essere un esempio altrettanto calzante se si pensa alle figure di maggior talento nel mondo del calcio. Tra queste, spiccano senz’altro Messi, con i suoi quasi 71 milioni di euro netti all’anno, Neymar, con 36,8 milioni di euro l’anno, e Cristiano Ronaldo, con uno stipendio di 31 milioni di euro annui.
Insomma, l’argomento “stipendi” è senz’altro molto complesso e la risposta alla domanda sul perché alcuni calciatori guadagnano così tanto può riassumersi con una sola parola: il profitto.