Courmayeur: bikers sui sentieri di montagna, bufera sulla regolamentazione del Comune
L'ordinanza pubblicata dal Comune di Courmayeur mercoledì 14 luglio che vieta alle bici alcuni tratti di sentieri ha sollevato un vespaio di polemiche
Courmayeur: bikers sui sentieri di montagna, bufera sulla regolamentazione del Comune.
Ha fatto il giro d’Italia l’ordinanza pubblicata dal Comune di Courmayeur mercoledì 14 luglio per regolamentare la convivenza tra pedoni e bikers sui sentieri di montagna più stretti e ripidi.
Di chat in chat gli appassionati delle due ruote si sono passati il testo del provvedimento inveendo sulla decisione del Comune: qualcuno minaccia di scegliere altre località, altri abbandonano in massa le pagine social della località.
L’amministrazione cerca di precisare le motivazioni della sua scelta.
L’ordinanza
L’ordinanza vieta l’utilizzo delle Mtb e E-Bike su alcuni sentieri del territorio (Col Sapin/ Tete tronche/ Rifugio Bertone (TMB – balconata alta) – Leichy/ Rifugio Bertone/ Val Sapin (incrocio interpoderale) – Lago Checrouit/ Arp Vieille/ Lago Combal), fino al 30 ottobre 2021.
L’amministrazione comunale tiene a precisare che quanto deciso non è assolutamente contro le MTB e E-Bike, «tanto è vero che si stanno portando avanti diverse iniziative in questo senso» si legge in una nota.
Tra queste l’assessore al territorio, Ephrem Truchet, evidenza «il progetto Interreg con Chamonix e la Regione Autonoma Valle d’Aosta per la realizzazione per il 2022 del nuovo sentiero per mountain bike e pedoni che collegherà Courmayeur, attraverso il Colle de La Seigne, con Chamonix».
«Da qui – aggiunge Truchet – si potrà rientrare in Italia con il servizio di trasporto pubblico, munito di nuovi cestelli porta bici, prenotabile tramite App».
Altro progetto, pronto per fine mese, è il nuovo percorso La Palud /Lavachey.
Inoltre, l’amministrazione ricorda che «proprio per avvicinare gli ospiti e cittadini a questo nuovo mondo sono state posizionate sul territorio nuove postazioni E-Bike, per permettere gli spostamenti senza l’utilizzo dell’autovettura».
Durante i mesi di febbraio e marzo si sono svolte inoltre riunioni con le associazioni bikers del territorio, per individuare tra i percorsi quelli più semplici o più tecnici (enduro) adatti ai bikers più esigenti.
I bikers stessi però evidenziano come «l’amministrazione ha chiesto a noi alternative, vero, ma dimenticano che noi siamo solo dei volontari, non siamo pagati per fare ricerche a tempo pieno e progettare o scavare sentieri. L’amministrazione prende delle decisioni e anche le conseguenze che queste portano, nel bene e nel male» sottolinea il maestro di mountain bike e guida escursionistica Tony Casi.
Nella nota, l’amministrazione comunale di Courmayeur sottolinea inoltre come l’ordinanza nasca dal fatto che «su questi sentieri, particolarmente stretti e ripidi e a forte affluenza turistica di escursionisti, si potrebbero creare situazioni di pericolo».
«Inoltre, il passaggio delle bike su questi particolari percorsi genera problemi di solchi e ruscellamenti. Le scelte attuate con ordinanza, quindi, vanno nel rispetto del territorio e della sua fruizione, come avvenuto anche in altre regioni che hanno adottato limitazioni su alcuni percorsi proprio come fatto a Courmayeur. Il divieto di circolazione con la MTB su tracciati alpini e su sentieri di montagna riguarda quei percorsi dove la coesistenza tra ciclisti ed escursionisti a piedi comporta un reale rischio per la sicurezza dei frequentatori della montagna».
(erika david)