Carovana delle Alpi, a Pont-Saint-Martin e Valgrisenche le bandiere verdi di Legambiente
Il nuovo rapporto annuale di Legambiente, Carovana delle Alpi, assegna due bandiere verdi a iniziative di privati e nessun vessillo nero per la Valle d'Aosta
Carovana delle Alpi, a Pont-Saint-Martin e Valgrisenche le Bandiere Verdi di Legambiente.
Il nuovo rapporto annuale di Legambiente, Carovana delle Alpi, assegna due Bandiere Verdi a iniziative di privati e nessun vessillo nero per la Valle d’Aosta.
Sono 18 in tutto le Bandiere Verdi che l’associazione ambientalista ha individuato su tutto l’arco alpino, per le pratiche innovative, esperienze di qualità ambientale e culturale nei territori ad alta quota.
Cinque vanno al Piemonte, 2 alla Valle d’Aosta, 1 alla Lombardia, 2 al Veneto, 2 al Trentino, 3 all’Alto Adige, e 3 al Friuli Venezia Giulia.
Nove invece le Bandiere Nere conferite simbolicamente alle pratiche dannose che provocano lacerazioni nel territorio montano: 2 al Piemonte, 1 alla Lombardia, 2 al Venerto, 1 alla Provincia autonoma di Trento, 1 all’Alto Adige e 2 al Friuli Venezia Giulia.
La Bandiere Verdi in Valle d’Aosta
Quest’anno nessuna Bandiera Nera per la Valle d’Aosta che sventola orgogliosa due vessilli verdi per il Gruppo di acquisto solidale A tutto Gas-Psm e per la Ski Alp Xperience, l’iniziativa ideata lo scorso inverno, da Matteo Alberti e la Pro loco di Valgrisenche.
A tutto Gas-Psm
Il gruppo di acquisto solidale nato dalla necessità di alcune famiglie di Pont-Saint-Martin di approvvigionarsi rispettando le norme anti contagio, è stato premiato «per la capacità di resilienza nel difficile periodo del lock-down totale, con la costituzione di un gruppo di acquisto solidale che valorizza le piccole produzioni locali di montagna e il consumo sostenibile, diventando uno dei punti di riferimento per azioni di solidarietà in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio» si legge nel Rapporto Carovana delle Alpi 2021.
«Il Gruppo di Acquisto Solidale “A tutto GAS-PSM” di Pont-Saint-Martin, piccolo comune della bassa Valle d’Aosta, è una realtà recentissima nata nella primavera 2020 durante il periodo di confinamento a causa della pandemia. Un gruppo di alcune famiglie aderenti, non potendo più muoversi verso il Piemonte per rifornirsi, ha inizialmente chiesto ad un fornitore di fare le consegne a Pont-Saint-Martin».
«Presto hanno realizzato che potevano dar vita ad un G.A.S. (Gruppo di Acquisto Solidale) locale. Le iniziali 10 famiglie sono presto diventate 105: molte per una piccola realtà di paese; e gli iniziali obiettivi di rifornimento di prodotti si sono presto trasformati nella nascita di un G.A.S.».
«I principi ispiratori sono comuni a molti Gruppi di Acquisto Solidale: sviluppare e mettere in atto un consumo critico e responsabile, seguire criteri di rispetto per l’uomo e l’ambiente,di salute, di solidarietà e sostenibilità. Tra i criteri di scelta ci sono il legame con il territorio, il biologico, non sempre certificato ma reale, la riduzione degli imballaggi e, dove presenti, il loro riciclo» prosegue il Rapporto.
«La particolarità di questa piccola realtà sta nel ricercare la collaborazione con le micro produzioni montane,sia agricole che casearie, tipiche della bassa e media Valle d’Aosta e che con le loro attività mantengono di fatto il territorio e il paesaggio antropizzato così come lo conosciamo. Oltre ad obiettivi di sostenibilità, il G.A.S. crea una rete di amicizie, di solidarietà e di condivisione di idee e pratiche. Il gruppo è diventato uno dei punti di riferimento anche per iniziative di solidarietà in rete con le associazioni locali: dalla raccolta fondi in collaborazione con Diaconia Bassa Valle per i profughi in Bosnia, a quella di abiti e giochi per le famiglie in difficoltà, all’acquisto di parmigiano bio in collaborazione con un’associazione locale per azioni di solidarietà, e del caffè del Lazzarelle prodotto dalla torrefazione della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli (NA). Il G.A.S è in una fase aumento dei suoi aderenti e da gruppo informale intende costituirsi in un prossimo futuro in una vera e propria associazione».
Ski Alp ‘Xperience
L’iniziativa legato allo scialpinismo ideata da Matteo Alberti, organizzatore di eventi outdoor, e dalla Pro loco di Valgrisenche è stata premiata per «aver organizzato una iniziativa che dimostra la resilienza della montagna e apre una nuova strada nella fruizione slow della neve» è la motivazione citata nel Rapporto.
«SkiAlp’Xperience è un evento di scialpinismo ideato ed organizzato, nell’inverno tra febbraio e maggio 2021 ossia in piena pandemia, da Matteo Alberti con il prezioso contributo e l’indispensabile supporto della Pro loco di Valgrisenche. L’iniziativa ha avuto come protagonista lo scialpinismo e, come scenario d’eccezione, le belle cime della Valgrisenche, considerata un paradiso dagli amanti della neve fresca».
«Sulle vette di 6 itinerari scialpinistici tra i più classici, sono state posizionate delle targhette con il nome del percorso e l’altitudine. I partecipanti, una volta saliti in cima, hanno scattato un selfie vicino alla targhetta e hanno postato le foto sui propri profili Instagram con gli ashtag #skialpxperience e #visitvalgrisenche, compilando successivamente il modulo di iscrizione sul sito web della Pro loco».
«L’evento, unico nel suo genere, è stato molto apprezzato per diversi motivi – si legge nel Rapporto -: regolamento semplice e chiaro, bellezza degli itinerari proposti da percorrere in completa autonomia durante tutta la stagione scialpinistica, assenza di competizione e di cronometro, voglia di divertirsi in mezzo alla natura».
«SkiAlp’Xperience ha portato la gente “comune” a scoprire e frequentare questi luoghi senza pretesa agonistica, solo “Sport e natura!”. L’idea di valorizzare il territorio attraverso la moda di postare le foto ha funzionato, tantissime le visualizzazioni e le condivisioni. Innovativa è stata anche la formula dell’evento, niente assembramenti, nessuna data singola e fissa, iscrizione gratuita, libertà di percorrere gli itinerari proposti e “non tracciati”, alcuni ne hanno percorso uno solo, altri li hanno percorsi tutti e sei, nessuna classifica, tutti uguali!».
«Formula ideale anche per il periodo pieno di divieti, limitazioni e restrizioni dovuti alla pandemia in corso, che ha visto cancellati quasi tutti gli eventi sportivi, oltre alla chiusura degli impianti da sci. Visti i limiti imposti dalla pandemia, l’iniziativa ha coinvolto unicamente residenti in Valle d’Aosta, ma il successo e il gradimento della formula innovativa potrebbero stimolare eventi analoghi sul territorio regionale destinati anche ai turisti».
«Già si intravvedono segnali in tal senso. I motivi che ci portano a premiare questa idea sono molteplici: la resilienza di una piccola comunità durante la pandemia, l’idea innovativa di un appassionato di montagna, capace di coniugare un approccio slow alla neve con la diffusione dei social media; l’apertura e la disponibilità di una Pro loco capitanata da giovani, che ha sposato una prospettiva originale e foriera di ulteriori sviluppi».
(erika david)