Fipe-Confcommercio boccia il green pass di Macron per bar e ristoranti
L'associazione dei pubblici esercizi chiede di velocizzare la campagna vaccinale senza penalizzare chi lavora
Fipe-Confcommercio boccia il green pass di Macron. Il presidente francese ha annunciato il ‘lasciapassare’ per accedere a bar, ristoranti e centri commerciali da agosto e l’Associazione prende posizione contro.
No green pass
Così Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi. «La campagna vaccinale va sostenuta, incoraggiata e, possibilmente, velocizzata. Questa è la nostra migliore arma per un ritorno alla stabilità delle nostre vite. Quello che tuttavia non è accettabile è che, per raggiungere l’immunità di gregge, si finisca per penalizzare sempre le solite categorie».
Prosegue la nota: «I pubblici esercizi hanno pagato più di ogni altro settore nei 16 mesi della pandemia, sia in termini di perdita di fatturati che in termini di posti di lavoro. Andare ancora una volta a pesare sulle nostre attività significa compromettere la ripartenza e allontanare le migliaia di professionisti che stavano tornando pian piano ad avere fiducia e a mettere le loro competenze a disposizione dei locali».
Conclude: «Se proprio si vuole percorre questa strada, che il vincolo del vaccino valga per ogni tipo di attività, dal teatro, alla palestra, al supermercato, a ogni altro luogo. Altrimenti è discriminatorio. Se, invece, l’obiettivo è sensibilizzare i giovani sull’importanza delle vaccinazioni, facciamolo insieme. Come Fipe-Confcommercio siamo disposti a collaborare con il governo per una campagna di comunicazione capillare a ogni tavolo e a ogni bancone. Ma basta provvedimenti punitivi sempre contro i soliti settori».
(re.aostanews.it)