Venti film in concorso per la 24ª edizione del Gran Paradiso Film Festival
La kermesse dedicata ai film naturalistici è in programma dal 26 luglio al 13 agosto in sette comuni dell'Unité Grand Paradis
Venti film in concorso per la 24a edizione del Gran Paradiso Film Festival.
Numeri e ospiti
Immagine, parola e paesaggio accomunano tutti gli eventi della 24a edizione del Gran Paradiso Film Festival, che torna in presenza. La kermesse dedicata ai film naturalistici è in programma dal 26 luglio al 13 agosto in sette comuni. In calendario 80 proiezioni e 150 ore in streaming. Ricco il programma e altrettanto ricco l’elenco degli ospiti: la presidente e il direttore del Museo Egizio di Torino Evelina Christillin e Christian Greco, gli alpinisti Nives Meroi e Romano Benet, il Presidente dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini, la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, il direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Carlo Cottarelli, l’immunologo e presidente della Fondazione Humanitas per la Ricerca Alberto Mantovani e Giuliano Amato, Giudice costituzionale e già presidente del Consiglio dei Ministri.
Il tema
Il tema sarà “Costruire dalla memoria”, scelto dal Consiglio di Indirizzo del Festival composto da Marta Cartabia, Fabio Fazio, Luciano Violante e dal direttore artistico Luisa Vuillermoz. Sono dieci i cortometraggi e dieci i lungometraggi in concorso, tra cui numerose prime visioni e anche un Premio Oscar, “My Octopus teacher” di Pippa Ehrlich e James Reed, storia di un’amicizia tra un polpo femmina e un sub.La cerimonia di apertura lunedì 16 luglio a Cogne vedrà in scena a Maison Grivola, alle 18, Dario Vergassola.
Gli interventi
«Il festival – ha detto Corrado Jordan, presidente della Fondation Grand Paradis, che organizza la manifestazione – si è esteso temporalmente e geograficamente ma il baricentro sarà sempre a Cogne. Il tema scelto contrassegna un momento di rilancio che guarda al futuro ma che non abbandona le proprie radici».
Per Erik Lavevaz, presidente della Regione Valle d’Aosta, «il Gpff è un progetto che è stato capace di crescere e reinventarsi negli anni. Ora la sfida è di non perdere lo smalto e non sedersi sui risultati. Il Gpff ha la grande capacità di restituirci il senso della meraviglia».
Jean-Pierre Guichardaz, assessore regionale al turismo, ha aggiunto: «Il messaggio che arriva dal Gpff è che il territorio può essere valorizzato non solo con lo svago ma anche con la cultura. Crediamo fortemente in un festival che sa collocarsi su un ampio territorio d è diventato un brand riconosciuto in giro per il mondo».
Aurelio Marguerettaz, vice presidente del Consiglio regionale, ha sottolineato che «oltre alla valenza naturalistica il Gpff è anche occasione di dibattito, anima il confronto e l’approfondimento con eventi di grande valore, dimostrando che la montagna non è solo un luogo di ricchezza naturalistica ma anche di vita e di cultura».
Per il sindaco Franco Allera: «E’ una intuizione nata 25 anni fa che si è dimostrata vincente. Il Gpff è diventato un elemento centrale dell’offerta turistica di Cogne ma non solo».
La cerimonia finale del festival è in calendario il 13 agosto a Cogne.