Courmayeur, un’ovovia per salire in Val Ferret
L'ipotesi è emersa durante l'esame della variazione al bilancio di previsione discussa dal Consiglio comunale di Courmayeur
Courmayeur, un’ovovia per salire in Val Ferret.
L’ipotesi è emersa durante l’esame della variazione al bilancio di previsione discussa dal Consiglio comunale di Courmayeur, al momento in corso.
Tra le voci finanziate dalla prima variazione al bilancio di previsione del Comune di Courmayeur figura anche l’incarico di progettazione per la realizzazione di un’ovovia che risolva i problemi di accesso della Val Ferret.
Ha chiesto delucidazioni il capogruppo di minoranza, Stefano Miserocchi.
«Mi ha lasciato di stucco trovare la voce ovovia per la Val Ferret, un impianto del genere deturperebbe il panorama» osserva Miserocchi.
«Il peggior servizio in Valle d’Aosta in termini di qualità è l’accesso alla Val Ferret» sentenzia il sindaco Roberto Rota.
«Nelle giornate di punta salgono 3/4 mila persone ed è impensabile portarle su con i pullman, servirebbero 60/70 corse» spiega il sindaco.
Tra le varie alternative ipotizzate nel corso degli anni, come ricorda Rota, si è parlato di gallerie e di treni, opere dai costi decisamente elevati.
L’alternativa passa quindi “dal cielo”, e cioè un’ovovia, «un progetto misto pubblico/privato per il quale ci sono stati i primi incontri informali con gli uffici regionali per capire se potesse essere oggetto di approfondimento».
Anche dell’ovovia se ne parla da anni, dice Rota che si è sempre detto scettico sull’effettiva realizzabilità.
«I tecnici mi hanno convinto che si può fare e che risolverebbe tanti aspetti aperti. Ovviamente in caso di pericolo valanghe, così come si chiude la strada, si chiuderebbe l’ovovia».
L’impianto sarebbe da costruire sulla sinistra orografica della Dora, dove insistono fenomeni più facilmente controllabili.
«Al momento è uno studio per iniziare a togliere le perplessità, se si potrà proseguiremo con approfondimenti tecnici» conclude il sindaco.
(erika david)