Fibromialgia, proposta di legge della Lega Vallée d’Aoste per riconoscimento patologia
L'obiettivo è quello di riconoscere la malattia che colpisce in Italia circa 2 milioni di persone quale patologia progressiva e invalidante
Riconoscere la fibromialgia quale patologia progressiva e invalidante. E’ quanto si prefigge la proposta di legge presentata questa mattina, 28 giugno, dalla Lega Vallée d’Aoste.
La proposta di legge “Disposizioni per il riconoscimento, la diagnosi e la cura della fibromialgia” mira a riconoscere sul territorio regionale la fibromialgia anche a favorire, per i pazienti affetti da tale patologia, l’accesso ai servizi e alle prestazioni erogate dal servizio sanitario regionale, a promuovere la conoscenza della malattia tra i medici e la popolazione, a favorire la prevenzione delle complicanze, la diagnosi e la qualità delle cure, ad adottare i provvedimenti finalizzati all’esenzione, per i residenti della Regione, al costo dei farmaci e delle prestazioni erogabili per i malati ed infine ad individuare trattamenti di medicina integrata volti a formulare studi clinici per alleviare i sintomi della sindrome fibromialgica.
«È con grande soddisfazione che diamo il via a questo iter legislativo che giunge al termine di un percorso, iniziato con l’approvazione di una mozione nella seduta del Consiglio regionale del 15 gennaio 2015 cui è seguita la delibera di Giunta n. 445/2015, che aveva già visto la nostra Regione riconoscere la fibromialgia quale patologia sottoposta a particolare attenzione – commenta il capogruppo in Consiglio regionale, Andrea Manfrin, primo firmatario della proposta di legge – . Questa legge, sulla scia di quanto stabilito dal Parlamento europeo il 13 gennaio 2009, permetterà ai pazienti affetti da sindrome fibromialgica di vedere finalmente riconosciuta la loro patologia e, al tempo stesso, di essere adeguatamente curati, ottenendo l’assistenza e le terapie di cui hanno bisogno, restituendo così loro diritti e dignità».
Cosa è la fibromialgia
La fibromialgia, chiamata anche sindrome fibromialgica, è una malattia comune, che colpisce circa 2 milioni di Italiani, caratterizzata da rigidità e dolore muscolo-scheletrico diffuso. Il dolore ha una origine spesso difficile da individuare: può essere superficiale (cutaneo), muscolare, tendineo, profondo (osseo) e si associa a contrattura muscolare dolorosa. I pazienti fibromialgici presentano specifiche aree simmetriche del corpo molto dolorose alla pressione con le dita (tender points), molto tipiche e che sono assenti nei pazienti affetti da altre patologie reumatiche.
Si tratta di una patologia che “colpisce” soprattutto le donne, spesso in età adulta in seguito alla menopausa, ma può colpire anche i giovani, precisa lo specialista – Spesso colpisce più componenti della famiglia ed è stata dimostrata anche una familiarità della malattia, legata a malfunzionamento dei geni deputati alla sintesi di sostanze che modulano il dolore (come le endorfine, la serotonina, le catecolamine, etc). Ecco perché spesso troviamo affetti da fibromialgia la nonna, la mamma, la nipote.
(re.aostanews.it)