Valle d’Aosta, celebrazioni Milite Ignoto: cittadinanza onoraria e un documentario
Saranno apposte targhe commemorative con tanto di Qr Code per visionare il documentario
Valle d’Aosta, celebrazioni Milite Ignoto: cittadinanza onoraria, targhe ai caduti e un documentario. Sono alcune delle iniziative per celebrare anche in Valle d’Aosta i 100 anni dalla traslazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria a Roma. «Le iniziative si inseriscono all’interno della cornice nazionale degli eventi promossi dall’Anci e dall’Ana» ha spiegato Ronny Borbey del Consiglio di amministrazione del Celva nella conferenza stampa di presentazione.
«La Valle d’Aosta ha pagato un alto tributo in vittime nella Prima Guerra mondiale. Il Milite Ignoto, simbolo di coraggio e di dedizione alla Patria, rappresenta tutti i caduti di tutte le guerre. Mantenere viva la memoria è importante per le future generazioni» ha sottolineato il presidente della Regione Erik Lavevaz.
Gli eventi
Così dopo Gressan anche gli altri 73 comuni valdostani concederanno la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto e saranno apposte targhe commemorative con tanto di Qr Code per visionare il documentario sulla Grande Guerra girato da Davide Bongiovanni di Arsenale che racconta la realtà valdostana di quel periodo. Il film documentario di 30 minuti sarà realizzato utilizzando immagini di repertorio, fotografie dell’epoca, cartoline, etc che si intervalleranno a illustrazioni appositamente studiate. Il tutto sarà tenuto insieme da una cornice narrativa, il cui fil rouge condurrà alla scoperta di valori, tradizioni e scenari bellici e post bellici di andata e ritorno verso la propria terra d’origine, ovvero la Valle d’Aosta.
Il Museo dell’Alpino di Doues aprirà le sue porte per le visite guidate, il cui calendario è in definizione.
A Jean Louis Crestani è stato affidato il compito di raccogliere nei vari archivi comunali e biblioteche notizie sulla Prima Guerra mondiale.
Per le iniziative il Celva ha stanziato 25 mila euro.
La storia del Milite Ignoto
Il prossimo 4 novembre ricorrerà il centenario della traslazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria. Con la conclusione del primo conflitto mondiale, nel corso del quale persero la vita circa 650 mila militari italiani, il Parlamento approvò la legge n. 11 agosto 1921, n. 1075, per la sepoltura a Roma, sull’Altare della Patria, di un soldato ignoto caduto in guerra. Questa precisa scelta istituzionale e politica consentì alla nazione di identificare, in quel militare sconosciuto, tutte le persone care, uccise o scomparse durante il conflitto. Un soldato senza identità, il cui corpo, assieme a tantissimi altri corpi, non ha potuto essere reclamato da nessuno, è così diventato di tutti, un simbolo di sacrificio e di valore dei combattenti della Prima Guerra Mondiale e, successivamente, di tutti i caduti per la Patria, senza distinzioni di provenienza.
(da.ch.)