Sindacato giornalisti a Lavevaz: «La Regione non scarichi su Asva le sue scelte sugli appalti»
Asva non ha mai avallato le scelte assunte degli uffici regionali in merito all'affidamento dei servizi di informazione giornalistica a mezzo agenzia di stampa
Sindacato giornalisti a Lavevaz: «La Regione non scarichi su Asva le sue scelte sugli appalti». A sottolinearlo l’Associazione stampa valdostana, commentando la discussione in Consiglio Valle sull’affidamento dei servizi di informazione giornalistica a mezzo agenzia di stampa in favore della Giunta. Puntualizza il sindacato: «Abbiamo ascoltato con non poco disappunto la discussione, svoltasi durante l’ultimo Consiglio regionale, di un’interpellanza presentata dai consiglieri della Lega VdA Stefano Aggravi e Paolo Sammaritani relativa alla procedura per l’affidamento dei servizi di informazione giornalistica a mezzo agenzia di stampa in favore della giunta recentemente espletata».
Il disappunto
A provocare il disappunto le dichiarazioni del presidente della Regione Erik Lavevaz. «Il Responsabile della procedura di gara ha ritenuto altresì di richiedere un parere al Sindacato unitario dei giornalisti della Valle d’Aosta Associazione Stampa Valdostana – ha riferito in aula – al fine di verificare la corretta applicazione del trattamento economico minimo previsto dal CCNL giornalistico e dalla risposta pervenuta da Asva non sono emersi elementi che deponessero per la non corretta applicazione del trattamento economico minimo previsto dal Contratto giornalistico».
Puntualizza Asva: «Il presidente Lavevaz, probabilmente mal informato dai suoi uffici, fornisce con le sue parole una ricostruzione quantomeno parziale e di certo fuorviante sul ruolo che Asva ha ricoperto nell’ambito della suddetta procedura di gara. Asva, sollecitata dalle strutture della Presidenza della Regione a fornire un “parere a titolo gratuito sull’applicazione del trattamento economico minimo previsto dal CCNL giornalistico”, ha sì fornito una lettera di risposta, datata 15 aprile 2021 e redatta con la supervisione della Federazione Nazionale della Stampa, il cui senso è tuttavia completamente diverso da quello riportato in Consiglio».
Altre puntualizzazioni
Prosegue la nota: «La doverosa premessa è che il sindacato non intende prendere una parte o l’altra nell’ambito di una gara controversa che, tra l’altro, sta già avendo strascichi che riguardano la giustizia amministrativa. Allo stesso modo, di fronte alla richiesta di un nostro parere, Asva ha evidenziato nella sua lettera di risposta del 15 aprile che pur «ringraziando la Regione per aver voluto tenere conto» del nostro punto di vista, «sarebbe stato più opportuno richiedere una consulenza del Sindacato regionale preliminarmente alla stesura del bando e del capitolato».
Per quanto riguarda la «verifica della corretta applicazione del trattamento economico minimo previsto dal CCNL giornalistico», pare poco corretto affermare, come ha fatto il presidente Lavevaz, che «la risposta pervenuta da Asva non sono emersi elementi che deponessero per la non corretta applicazione». Semplicemente perché nella nostra lettera del 15 aprile abbiamo chiarito che «Asva non può che limitarsi a invitarvi a fare riferimento al tabellario contenuto nel CCNL giornalistico», senza esprimere un giudizio.
Sulla scorta di tutto ciò, Asva giudica altamente scorretto il tentativo di scaricare sul sindacato dei giornalisti le scelte assunte dagli uffici regionali in merito all’affidamento dei servizi di informazione giornalistica a mezzo agenzia di stampa in favore della giunta, facendo immaginare un nostro avallo che, come dimostra quanto qui riportato, non c’è mai stato. A ognuno le proprie responsabilità.
(re.aostanews.it)