Agricoltura: dall’Europa 45 milioni di euro alla Valle d’Aosta
Tra le priorità di assegnazione ci sono le misure ambientali, gli investimenti aziendali
Agricoltura: dall’Europa 45 milioni di euro dalla Valle d’Aosta. Nel dettaglio i fondi assegnati nell’ambito dei Programmi di sviluppo rurale nel biennio 2021-2022, ovvero nella fase di transizione prima dell’avvio della nuova programmazione 2023/2027 alla Valle d’Aosta sono: 17,2 milioni di euro di quota “ordinaria” e 5,4 milioni di euro di quota “Next Generation EU”, proveniente dal nuovo fondo istituito per sostenere gli Stati membri nel contrasto alle ricadute della pandemia.
A queste risorse saranno aggiunte le somme di cofinanziamento provenienti dallo Stato e dalla Regione, il che genererà un totale disponibile pari a 45,3 milioni di euro, che saranno divisi quasi equamente sui due anni 2021 e 2022.
Ora, sulla base della cifra assegnata, gli uffici dell’assessorato all’Agricoltura stanno lavorando in stretto contatto con gli uffici della Commissione europea per aggiornare la ripartizione delle risorse tra i diversi interventi del Programma. Dopo queste verifiche, la nuova ripartizione sarà sottoposta al Comitato di sorveglianza del PSR e, successivamente, alla notifica e all’approvazione definitiva da parte della Commissione europea.
Le priorità
Le priorità di assegnazione riguarderanno le misure ambientali, gli investimenti aziendali, quelli per i giovani agricoltori e per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti e gli interventi Leader e saranno perseguite sia garantendo il finanziamento delle domande già ritenute ammissibili e inserite nelle graduatorie in attesa di nuove risorse sia attraverso l’apertura di nuovi bandi.
Soddisfazione
«Rispetto alle previsioni iniziali, che facevano temere una riduzione delle risorse, il criterio di ripartizione adottato ci ha permesso di ottenere una somma leggermente superiore a quella storica, il che significa 500 mila euro in più del previsto – spiega l’assessore Davide Sapinet -. Sono risorse fondamentali per il settore agricolo, soprattutto per assicurare una compensazione al reddito per le nostre aziende, penalizzate da un contesto difficile».
(re.aostanews.it)